Monica fa tappa a Padova: il semaforo è il suo "posto di lavoro"...

Lunedì 9 Ottobre 2017 di Enrico Silvestri
Monica fa tappa a Padova: il semaforo è il suo "posto di lavoro"...
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PADOVA - Tre mesi fa insieme a una coetanea e tre cani ha preso un camper e, novella Kerouac, s'è messa sulla strada per girare l'Italia, sbarcando il lunario agli incroci con semplici esercizi di giocoleria. Anche se gli automobilisti maschi sembrano più attratti dalle sue movenze eleganti e sinuose. Sexy insomma. Avendo facile gioco rispetto alla dirimpettaia rom che, oltre a ricorrere al vecchio lavaggio del vetro, è assai meno seducente. Monica, genovese di 26 anni, nella sua sosta a Padova ha scelto il semaforo di via Venezia, giusto di fronte al centro Giotto, e, mentre si esibisce con due specie di bolas colorate, la sua socia gira con il piattino che, a onor del vero, si riempie con una certa facilità, quanto meno per premiare l'originalità dell'esibizione.



Infatti all'inizio, perché anche battere cassa ai semafori come tutte le storie ha un inizio, c'erano i polacchi a Roma che, implacabili, sbucavano dal nulla con spazzoloni e bottiglie d'acqua per ripulire, si fa per dire, il lunotto anteriore. Subito seguiti dai venditori di fazzoletti di carta, accendini e quanto altro, numerosi soprattutto a Napoli. Ben presto il fenomeno si propagò rapidamente nell'intero Paese, grazie agli epigoni che impararono il giochetto, soprattutto nomadi e magrebini. E purtroppo, come ricordano tristemente le cronache locali, anche in maniera molto aggressiva, minacciando e malmenando gli automobilisti meno generosi...
 
 
Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 11:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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