Sesso per togliere le multe: «Non credibili le accusatrici dell'assessore»

Mercoledì 3 Ottobre 2018
Filippo De Rossi
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CITTADELLA (PADOVA) - Non è colpevole di tentata concussione. Il pubblico ministero Sergio Dini ha chiesto l'archiviazione per Filippo De Rossi, ex assessore al Commercio di Cittadella. Ora l'ultima parola spetterà al giudice delle indagini preliminari. La vicenda ha avuto inizio martedì 13 marzo, quando il trentacinquenne era stato iscritto nel registro degli indagati. Secondo l'accusa iniziale, l'esponente della lista civica Forza Cittadella avrebbe promesso a due ambulanti di riservare loro un ottimo posto per la bancarella durante le fiere di paese. Avrebbe anche promesso di togliere alle due donne le multe elevate a loro carico dal Comune, in cambio di prestazioni sessuali. Un'accusa pesante che ha portato De Rossi, sposato e padre di famiglia, a dare le dimissioni dall'incarico di assessore. Ma per il magistrato, De Rossi non ha mai esercitato il potere conferitogli dall'incarico di assessore per avere in cambio favori sessuali. Forse è sembrato corteggiare le due ambulanti, ma nulla di più.  Dalle indagini inoltre è stato accertato che alle due donne non sarebbe stata tolta nessuna multa. Non è neppure vero che l'assessore abbia spedito attraverso il whatsApp del suo cellulare immagini di lui nudo alle due presunte vittime. Infine la donna romena che per prima lo ha denunciato, ha rilasciato una versione dei fatti poco credibile.
De Rossi si riserva di rilasciare dichiarazioni solo quando l'iter sarà terminato. «Attendo che tutto si concluda nei tempi più brevi», le sue parole. «Siamo felici di questo primo risultato - commentano invece gli avvocati difensori Andrea Bertollo ed Elisabetta Costa -. L'iter non è terminato e solo dopo la scadenza dei termini di opposizione alla decisione del Giudice per le indagini preliminari, si potrà ritenere conclusa la vicenda. Certamente la richiesta avanzata va nella direzione da sempre sostenuta, quella dell'innocenza di Filippo De Rossi».
Soddisfatto il sindaco di Cittadella, Luca Pierobon. «Ho sempre avuto fiducia nella magistratura ed anch'io attendo che si arrivi al termine del procedimento.

Questa fase rappresenta certamente un momento importante per Filippo e per la sua famiglia. Lui si è dimesso immediatamente comportandosi con la massima trasparenza. Un comportamento tipico di altri paesi rispetto invece all'Italia dove non è automatico lasciare subito il proprio ruolo pubblico. Sono, e lo sarò sempre, garantista, quindi non c'è colpevolezza fintantoché non ci sia una sentenza definitiva».

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