L'addio di Pirazzini, la Fiera perde la testa e non trova il manager

Venerdì 1 Febbraio 2019 di Mauro Giacon
L'addio di Pirazzini, la Fiera perde la testa e non trova il manager
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PADOVA L'addio di Maurizio Pirazzini alla Camera di Commercio pone un problema molto serio al futuro della Fiera di Padova che il sindaco Giordani aveva promesso sarebbe tornata oggi alla gestione operativa in mano pubblica. Pirazzini oltre che segretario della Camera era anche presidente di Fiera Immobiliare spa, carica dalla quale si è dimesso ieri. Dunque la società pubblica di Comune, Camera e Provincia dopo aver messo 65 milioni di euro di capitale si ritrova senza un manager che possa firmare qualsiasi documento. Situazione incresciosa dal momento che nel cda sono rimasti in due e lo statuto non prevede la vicepresidenza. Pirazzini infatti era in quota Camera di Commercio, poi c'erano Nino Pipitone per il Comune e Renato Modenese per la Provincia. L'ente pubblico che deve controllare la nascita e i finanziamenti del nuovo centro congressi da 19 milioni e rilanciare la Fiera trovando un  gestore che subentri ai padovani di Geo, si trova imballato. Non c'è traccia dei due amministratori-professionisti promessi per allargare il cda a cinque membri. Persone del mestiere che dovrebbero lavorare dentro la fiera varando soprattutto un piano industriale. Quello del 2019 l'ha fatto Geo ma dovrebbe già essere in bozza quello del 2020.
GEO DA LIQUIDAREUno dei due dovrebbe essere il manager tanto vagheggiato, il quale, appena arrivato si troverebbe la patata bollente della buonuscita di Geo da avallare: chiedono 4 milioni di euro. Le bozze sono pronte, ma chi firma? Senza contare che potrebbe avere uno strascico giudiziario la vicenda del conferimento in natura dei padiglioni di proprietà del Comune alla Immobiliare, che una perizia ha valutato 31 milioni, esattamente la cifra che serviva per pareggiare quella della Camera di Commercio. 
LA PRESIDENZAPoi c'è la partita principale. Chi farà il presidente della Immobiliare, un ente pieno di soldi in tasca? Comune e Camera hanno il 49 per cento ciascuno e fino ad oggi guidava la Camera. La Camera punterà su Crosta eppure a Pipitone era stata promessa una presidenza, infatti la tradizione la vuole al Comune.
Altro versante. Ci sono scelte esiziali sullo sfondo. Quale veste giuridica si deve dare l'Immobiliare? Un approccio da ente pubblico oppure uno da ente privato come emerge dalle attività economiche che gestirebbe? E i dipendenti? É molto diverso assumere con un contratto del pubblico o del privato. 
I GESTORIPirazzini aveva già promosso e chiuso una manifestazione d'interesse per la gestione del quartiere fieristico che aveva trovato la partecipazione di Verona, aprendo un filone interessante, una partnership con gli scaligeri. Ma siamo all'alba di una rivoluzione copernicana che ha bisogno di un professionista di livello. I tre assi dello sviluppo sono l'hub dell'innovazione con i padiglioni culla di nuove aziende, il Competence center con la sede delle 9 università del nordest e di 28 aziende per progetti innovativi e infine l'arrivo della facoltà di Ingegneria con 4mila studenti in un nuovo edifico da 10 milioni. Bisogna trattare subito con l'Università per la cessione pluriennale dell'area. La Camera di Commercio ha senz'altro fatto un salto in grande e a Pirazzini va dato un ringraziamento da parte delle imprese padovane per il lavoro e lo spirito di innovazione portato avanti ha commentato ieri il presidente di Confesercenti Nicola Rossi che ha salutato Roberto Crosta che sicuramente saprà continuare l'attività di Pirazzini.
SANTOCONOSantocno, presidente della Camera di Commercio che rappresenta 120mila imprese, ieri ha diramato una nota nella quale sottolinea che per vedere Crosta all'opera si dovrà attendere la nomina con decreto del Ministero. E confermando che la commissione giudicatrice ha trovato in lui la maggior corrispondenza al profilo richiesto ovvero per le relazioni maturate all'interno del sistema camerale, sia regionale che nazionale, l'attenzione alle risorse umane, l'esperienza conclamata nello sviluppo di progetti atti al reperimento di nuove risorse, la molteplicità di incarichi ricoperti in numerosi enti.
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