Microfoni, trappole a infrarossi e telecamera: nel castello un grido e quel rumore...

Domenica 19 Novembre 2017 di Barbara Turetta
San Martino della Vaneza
1
CERVARESE - Parlano le vecchie mura del castello medievale di San Martino della Vaneza. C'è un alone di mistero attorno alle voci captate dalla strumentazione degli attivisti di Ghost Hunter Padova, l'associazione culturale attiva come gruppo di ricerca dal 2012, dentro l'antico castello edificato all'inizio dell'anno Mille, lungo l'argine del Bacchiglione per controllare i traffici fluviali dell'epoca. Le stanze sono state sondate dal gruppo di appassionati indagatori del paranormale, che fino a poco tempo fa avevano la loro sede nel castello di Valbona.
Fra le mura di castelli e antiche dimore Andrea Pugliese, presidente dell'associazione, assieme ad Erica, Alberto e Diego, cercano fenomeni anomali che non hanno alcuna risposta razionale. E quello che si ascolta nelle registrazioni, in particolare in quelle realizzate nella sala Carrarese, presenta alcune stranezze.



Per la prima volta a maggio gli strumenti dell'associazione sono entrati al castello di San Martino. E i risultati dell'indagine sono stati resi noti in una serata pubblica organizzata al castello in occasione dell'evento Veneto Spettacoli di Mistero. «Il castello risale al 1000 e questo è già molto affascinante ha spiegato Pugliese, ela sala più interessante è stata quella Carrarese». Sono stati collocati tre registratori digitali: uno nella ghiacciaia, lo zoom alla base del mastio, ed il terzo nella sala delle piroghe. Nella sala delle ceramiche, è stato invece posizionato un microfono collegato ad un computer, mentre nel cortile interno è stata sistemata una foto trappola ad infrarosso. Nella sala Carrarese, nella ghiacciaia, nella sala delle piroghe e nella sala con i reperti archeologici sono state collocate delle videocamere ad infrarosso a circuito chiuso. È stata poi rilevata l'accensione del rilevatore di movimento: il registratore ha riscontrato una voce maschile che sembra dire "bastaaa", ma ancora si sentono le parole "mastio", "dazio" e dei passi. Forse voci di fantasmi, o anomalie audio, ma va da sé che il mistero sembra proprio esserci.



«Le indagini sono state condotte nel pieno rispetto dei luogo e delle sale - ha detto Moretto - noi facciamo cultura in tutti i modi. Infatti la presentazione dei risultati dell'indagine è stata preceduta da un'ampia pagina sulla storia del castello. E anche questo mistero lo arricchisce». Un hobby che ha portato la squadra ad indagare numerosi luoghi e a condurre indagini in castelli e dimore. «Una serata che mi ha molto incuriosito ha detto il sindaco Massimo Campagnolo - ognuno può interpretare i risultati dell'indagine a proprio modo, ma è indubbio che il mistero c'è».
Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 14:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci