L'ex Uls deve versare arretrati per 5,2 milioni a 450 dipendenti

Giovedì 25 Gennaio 2018 di Luca Marin
L'ospedale di Camposampiero
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PADOVA - L'Usl 6 Euganea restituirà 5 milioni e 200 mila euro a 450 dipendenti tra dirigenti, medici e veterinari dell'ex Usl 15 Alta padovana. Una somma già accantonata e detenuta nelle casse della nuova Ulss provinciale ma  trattenuta, discrezionalmente, dalle direzioni generali delle aziende ospedaliere che si sono succedute negli ultimi 14 anni a Camposampiero e a Cittadella.

Ma lo scorso 18 gennaio, dopo un anno e mezzo di  trattativa, è stato raggiunto un accordo tra la nuova azienda ospedaliera padovana e le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, che prevede  la liquidazione di tutti gli arretrati che la direzione della ex Ulss 15 si era trattenuta nell'arco di 14 anni, dal 2002 al 2016. Un totale appunto di 5,2 milioni, una media di oltre 10 mila euro per ogni dipendente.

Le aziende ospedaliere di Camposampiero e Cittadella anziché liquidare i soldi ai dipendenti della propria struttura, come previsto dal contratto collettivo nazionale del giugno 2000, dal 2002 in poi hanno ritenuto opportuno impiegare le somme residue in eccesso dei fondi in altri capitoli di spesa.

Per lo più i manager dell'ex Usl 15 hanno destinato parte di questi residui contrattuali nel sostenere i costi di guardie  e di sedute operatorie aggiuntive a quelle già finanziate ordinariamente. Una buona causa, da parte dei vertici del management ospedaliero, ma quesi soldi erano arrivati da Roma esplicitamente per sostenere e pagare i dipendenti della struttura socio sanitaria, e quindi spettavano di diritto ai dipendenti.

  
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