Ex assessore stroncato dalla malattia: «Manager, volontario e uomo brillante»

Martedì 21 Agosto 2018 di Luisa Morbiato
Raffaele Porcellato
ROVOLON - Ha suscitato grande dolore in paese la scomparsa di Raffaele Porcellato, 49 anni compiuti sabato scorso. Volto noto, Porcellato aveva ricoperto per 10 anni, dal 2001 al 2011, la carica di assessore ai Lavori pubblici e Urbanistica nell'amministrazione guidata da Franco Baldan. «Era una persona speciale, quando ho deciso di presentarmi alle amministrative è stata la prima persona che ho contattato - ricorda Baldan - per il suo impegno e la sua competenza e disponibilità. Dopo 2 mandati aveva deciso di non ricandidarsi per dedicarsi alla famiglia, al lavoro ed al volontariato. É un grande dolore per tutti».

Porcellato che lavorava come manager di Etra spa - Futuro Sostenibile, aveva frequentato l'istituto per geometri Belzoni di Padova. Era molto impegnato nel volontariato, attivo nella Protezione Civile, era anche presidente della banda musicale di Rovolon e aveva fondato un'associazione sportiva di ginnastica artistica a Bastia. A condividere l'esperienza amministrativa nella giunta Baldan l'attuale sindaco Maria Elena Sinigaglia. «Raffaele era un uomo brillante, schietto, diretto. Ha lavorato con passione, dedizione e grande preparazione come assessore che ho avuto come collega nel secondo mandato della giunta Baldan - ricorda il sindaco Sinigaglia - con me tutta l'amministrazione e i dipendenti comunali sono sconvolti da questa tragica notizia. Siamo vicini alla famiglia alla quale vanno le nostre più sentite condoglianze».

Raffaele Porcellato lascia la moglie Mara Bellotto e due figli. Il quarantanovenne combatteva da tempo contro un male incurabile che sembrava sconfitto ma che invece si è ripresentato spezzando la sua vita. Una notizia inaspettata che ha portato sofferenza in quanti lo conoscevano e lo stimavano e che in poche ore ha visto moltiplicarsi gli attestati di solidarietà alla famiglia e i ricordi di Raffaele. «Ho avuto la grande fortuna di conoscerti, eri un collega speciale con il quale ci si poteva confidare - afferma Valentin Baggio - eri una persona che lavorava con passione ma amava sopra ogni cosa la sua famiglia. Hai dato molto sulla terra e voglio pensare che continuerai a darlo da lassù». Dolore e sofferenza condivisi da molti amici che ricordano Raffaele come una persona solare, allegra, un punto di riferimento, sempre disponibile e sempre pronto ad impegnarsi per la famiglia e la comunità.
 
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