«Ci sono due ponti a rischio», Comune invia relazione al Ministero

Venerdì 7 Settembre 2018
«Ci sono due ponti a rischio», Comune invia relazione al Ministero
1
ESTE (PADOVA) - Sorvegliati speciali dopo il crollo del viadotto Morandi a Genova. A Este sono due i ponti che preoccupano l'amministrazione: il ponte del Sostegno, costruito in epoca recente e quello della Girometta, che risale invece al Cinquecento. Neppure gli altri quattro ponti storici, realizzati tutti nel sedicesimo secolo, vale a dire i ponti di San Pietro, San Francesco, Porta Vecchia e delle Grazie, se la passano tanto meglio visto che l'ultimo intervento di manutenzione risalirebbe addirittura a fine Ottocento.
È quanto emerge dalla relazione inviata dal Comune di Este al Ministero delle Infrastrutture che, dopo il crollo di Genova del 14 agosto, ha chiesto agli enti un check up dettagliato sulle infrastrutture, in modo da far emergere eventuali criticità su cui intervenire con urgenza. A Este sotto la lente di ingrandimento sono finiti tutti e 28 i ponti presenti in città, di cui 24 di competenza del Comune.

 
La situazione più grave, legata al cattivo stato di conservazione della struttura, riguarda il ponte del Sostegno, che collega Este a Rivadolmo e su cui già da tempo transitano soltanto le automobili, mentre ai trattori agricoli e ai mezzi pesanti è vietata la circolazione, proprio per non mettere a repentaglio la stabilità della struttura.
La chiusura al traffico pesante comporta, a detta del sindaco Roberta Gallana, notevoli disagi sia ai residenti sia alle attività economiche della zona, ripercuotendosi negativamente anche sulla vicina via Augustea, spesso congestionata dal traffico. 
Ancora più rigida è la limitazione in vigore sul ponte della Girometta (alla fine di via Zanchi), accessibile soltanto ai ciclisti e ai pedoni dopo l'alluvione del 2014, quando la piena del canale Bisatto aveva minacciato la città. La Girometta è l'unico dei cinque ponti storici a essere inserito nel piano triennale delle opere pubbliche e la cifra stanziata per la sua manutenzione è di 800mila euro. Per sistemare adeguatamente anche gli altri quattro servirebbero più di 3 milioni e mezzo di euro: una somma fuori portata per le casse comunali. Per questo il sindaco Gallana auspica un «piano Marshall» per le opere pubbliche a livello nazionale, che «non solo eviterà altre tragedie, ma consentirà anche di far ripartire l'economia del nostro Paese».
Anche il ponte di via Martiri della Libertà è stato inserito tra le infrastrutture vulnerabili. Si tratta di un'infrastruttura strategica per la città, visto che rappresenta l'unico collegamento nord-sud sul canale Bisatto. «Servono una manutenzione e una messa in sicurezza afferma il sindaco perché un problema su questo ponte porterebbe alla paralisi non soltanto di Este, ma dell'intera area a sud dei Colli».
Per il momento il Comune non attuerà ulteriori limitazioni sull'accesso ai ponti rispetto a quelle già in vigore, assicurando però un monitoraggio costante soprattutto sui ponti storici, realizzati nel Cinquecento e calibrati sul traffico di allora, costituito da pedoni e carrozze. E mentre Gallana rintraccia le cause delle criticità non soltanto nelle mutate esigenze di mobilità e nell'usura, ma anche nell'incuria delle precedenti amministrazioni, l'opposizione incalza chiedendo una maggiore attenzione al tema. 
«L'invito rivolto all'amministrazione è di lavorare su questo aspetto afferma Stefano Agujari Stoppa, ex vicesindaco e consigliere per le Civiche d'Este individuando nuovi progetti di intervento da integrare a quelli già formulati dalla precedente amministrazione». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci