Duplice omicidio Miatello, Diletta ha massacrato la mamma con 24 colpi alla testa

Mercoledì 15 Novembre 2023 di Marco Aldighieri
Diletta Miatello

SAN MARTINO DI LUPARI - Diletta Miatello, l’ex vigilessa del comune di Asolo, ha ucciso la sua anziana mamma infierendo su di lei con ventiquattro colpi alla testa. Tutti inflitti con corpi contundenti e taglienti. Il padre invece, deceduto due mesi più tardi il 28 di febbraio di quest’anno, è stato ferito al capo e al braccio destro con un piatto commemorativo. 
I cocci, poi, la duplice assassina li ha usati per procurargli altro dolore.

La 51enne, dietro alle sbarre di una cella del carcere di Montorio Veronese, dovrà comparire davanti al Gup il prossimo 5 di dicembre. Il pubblico ministero Marco Brusegan, titolare delle indagini, ne ha chiesto il rinvio a giudizio. 


LA CRUDELTÀ
Nel capo di imputazione è stato scritto “...Con l’aggravante dell’avere agito con crudeltà poichè dopo averla colpita numerose volte mentre si trovava stesa sul letto, anche una volta che la mamma cadeva a terra supina, continuava a colpirla al capo così determinando con efferatezza sofferenze aggiuntive nella consapevolezza di agire nei confronti della madre anziana di 84 anni...”. Maria Angela Sarto, come ricostruito dal medico legale dopo avere effettuato l’autopsia, è morta dissanguata intorno alle 4 del mattino del 27 dicembre dell’anno scorso.


I TEMPI
Diletta, secondo quanto ricostruito dalla pubblica accusa, sarebbe entrata nella villetta dei genitori intorno alle 2.45 e si sarebbe fermata per un’ora, fino alle 3.45 di notte. Questo è stato il tempo necessario per sbarazzarsi dei due anziani genitori. Anche se il padre è deceduto due mesi più tardi. Giorgio Miatello dopo un mese di ospedale a Padova ricoverato prima in Rianimazione e poi nella Clinica Medica 5, è stato trasferito nella casa di riposo “Tiepolo” di San Martino di Lupari. 
Le sue condizioni sembravano in netto miglioramento, ma all’improvviso la situazione si è di nuovo aggravata. Fino ad arrivare alle 4 del pomeriggio del 28 di febbraio di quest’anno, quando è stato vittima di una importante crisi respiratoria ed è deceduto. Il medico legale Rafi El Mazloum, nominato dalla Procura, ha dimostrato come quelle ferite inferte dalla figlia abbiano portato alla morte il pensionato di 89 anni.


FONTI DI PROVA
La Procura per ricostruire nei dettagli il duplice delitto si è avvalsa della collaborazione dei carabinieri del Ris di Parma. Gli inquirenti hanno effettuato almeno un paio di perquisizioni. È stato controllato il traffico telefonico e i conti bancari dell’ex vigilessa. Inoltre sono state acquisite le cartelle cliniche della 51enne in cura al Csm di Cittadella. 
 

Ultimo aggiornamento: 07:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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