Maturi con 100, il massimo dei voti:
«E dopo il diploma? Un birrificio»

Sabato 30 Luglio 2016 di Melody Fusaro
Lorenzo Rocchesso e Marco Gottardis
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MESTRE - Non esiste solo l'università. E di fronte alla marea di laureati disoccupati che guardano con rimpianto i loro coetanei col  diploma ma già al lavoro, c'è chi ci pensa. Persino chi nello studio ha dimostrato di avere una marcia in più. Ed è una scelta controcorrente, almeno tra i centini, quella di Lorenzo Rocchesso, studente della 5. Bl del Luzzatti di Mestre, che a luglio ha intascato il suo 100 (unico nel suo istituto) ma nell'altra tasca aveva già un grande sogno: quello di lavorare nel mondo della birra. «Sono già iscritto a un corso, a Padova, per diventare mastro birraio» spiega Lorenzo, che ha presentato una tesina sui processi di birrificazione, dalle rivoluzioni industriali a oggi. «Frequenterò principalmente nei fine settimana, così potrò anche lavorare - aggiunge - Io ho avuto un percorso scolastico travagliato, ho perso 2 anni e poi mi sono messo d'impegno per raggiungere questo risultato. Ma visto che mi piaceva anche andare al pub e ho cominciato ad apprezzare la produzione della birra, ho deciso di unire questa passione ai miei studi, legati al marketing pubblicitario. Insomma, invece di iniziare l'università a 21 anni, con altri 5 di studio e incertezza lavorativa, mi butto in questo settore con entusiasmo».

Il sogno, mettersi in proprio o magari trovare lavoro in qualche microbirrificio locale o in una grande realtà industriale. Anche al Parini si registra un solo 100 (ma anche un «tutti promossi»): quello di Marta Vannucci dello scientifico che all'esame ha portato un approfondimento di chimica e fisica nucleare e che ha già in mano un'iscrizione all'Imperial College di Londra, dove studierò fisica e biologia molecolare. E guarda all'estero anche Marco Gottardis, centino della 5.AO del liceo Morin. «Ho già fatto il test per ingegneria dell'informazione a Padova. Alla magistrale farò telecomunicazione, un ramo che mi piace molto e che presto avrà grandi sviluppi per quanto riguarda le reti e la fibra». Marco, appassionato anche della fisica (ha vinto due prestigiosi concorsi nazionali), ha lavorato molto sul suo inglese, studiandolo nelle scuole italiane ma anche all'estreo: «Spero che possa servire, sogno di lavorare all'estero, magari in Inghilterra o negli Stati Uniti». 
Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 21:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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