MONSELICE - «Volevo pareggiare i conti con una sfortuna che non meritava». Così Letizia Guglielmo spiega la
decisione di donare un rene all'amica d'infanzia Lara Martello, restituendole la speranza di vita. Entrambe vivono a Monselice e sono nate a tre giorni di distanza nel settembre del 1969.
Sette anni fa Lara ha scoperto di soffrire di glomerulonefrite, una malattia infiammatoria che interessa i reni.
Nel 2010 inizia il percorso di dialisi e quello dell'attesa di un trapianto. La prima ad offrirsi è stata la madre, ma i
test di compatibilità sono risultati negativi. Poi, come racconta La Repubblica, una pizza con l'amica di sempre rappresenta la svolta della vita. «Il rene te lo do io. Tu devi tornare a ridere come una volta».
Il giorno dell'intervento, poche ore prima di entrare in sala operatoria, le due amiche si sono tenute per mano. E oggi sono ancora più unite. «Il pensiero di aver salvato una vita a un'amica - dice Letizia - mi dà una
forza immensa».
Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 14:58
© RIPRODUZIONE RISERVATA decisione di donare un rene all'amica d'infanzia Lara Martello, restituendole la speranza di vita. Entrambe vivono a Monselice e sono nate a tre giorni di distanza nel settembre del 1969.
Sette anni fa Lara ha scoperto di soffrire di glomerulonefrite, una malattia infiammatoria che interessa i reni.
Nel 2010 inizia il percorso di dialisi e quello dell'attesa di un trapianto. La prima ad offrirsi è stata la madre, ma i
test di compatibilità sono risultati negativi. Poi, come racconta La Repubblica, una pizza con l'amica di sempre rappresenta la svolta della vita. «Il rene te lo do io. Tu devi tornare a ridere come una volta».
Il giorno dell'intervento, poche ore prima di entrare in sala operatoria, le due amiche si sono tenute per mano. E oggi sono ancora più unite. «Il pensiero di aver salvato una vita a un'amica - dice Letizia - mi dà una
forza immensa».