PADOVA - Oltre 13mila euro di multa per aver somministrato alcolici dopo le 3 e il sequestro dell'intera attrezzatura tecnica utilizzata per far ballare i giovani in pista, tra cui casse acustiche, mixer, fari scenici e amplificatori. E' il risultato dell'ultimo controllo messo a segno nella notte tra venerdì e sabato 15 aprile, al Factory di via Fra' Paolo Sarpi dalla squadra amministrativa della divisione Pas della Questura con la collaborazione della polizia locale e della guardia di finanza.
Non è la prima volta che il locale finisce nei guai.
LE CONTESTAZIONI
La scorsa notte gli agenti, una volta entrati nel locale, hanno accertato che nonostante le sanzioni e i sigilli dello scorso dicembre, il Factory continua ad organizzare serate con trattenimenti danzanti senza però essere in possesso dei titoli autorizzativi legati agli articoli 68 e 80 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps). Sulle due piste del locale, infatti, si svolgeva attività di ballo a ritmo di musica suonata da due diversi dj alla presenza di circa 500 giovani, in violazione a quanto prescritto nella licenza che prevede una capienza massima di 350 persone. Per questa violazione è prevista la denuncia del legale rappresentante (che in quel momento era assente) per il reato di apertura abusiva di locale senza agibilità.
È stato, inoltre, accertato che sia nel bar al piano terra che in quello al piano superiore veniva effettuata somministrazione di bevande alcoliche, nonostante la legge ne preveda il divieto dalle 3 alle 6 di notte, violazione che prevede quindi due sanzioni da 6.600 euro ciascuna. Inoltre, l'attrezzatura tecnica per la musica è stata sottoposta a sequestro amministrativo al fine di impedire il reiterarsi dell'illecito.
IN VIA SAN CRISPINO
Sempre nella notte tra venerdì e sabato è stato svolto un altro sopralluogo in un locale in Via San Crispino a Padova. In questo caso è stata accertata la mancata esibizione SCIA di somministrazione, per la quale è prevista una sanzione di 300 euro e la mancanza di alcoltest per la clientela, da cui deriva una multa di 400 euro.