PADOVA - Da una parte il gruppo Despar Nordest che "prefigura" cig per 600 dipendenti e denuncia comportamenti illeciti del sindacato invocando l'intervento del prefetto, dall'altra la Filt Cgil che a sua volta denuncia discriminazioni i nei confronti dei lavoratori.
La vicenda dei 103 dipendenti del magazzino centrale di Aspiag, con sede a Mestrino rischia di diventare un boomerang per i dipendenti della catena di supermercati. Tutto inizia lo scorso 7 aprile, quando la cooperativa Mestieri&Mestieri lascia l'appalto in anticipo rispetto agli accordi non riuscendo a contenere i costi. La subentrante, MG del consorzio Sistema di Molina di Malo (Vicenda), avrebbe proposto un assorbimento progressivo dei lavoratori escludendone 32. Una divisione che non è piaciuta al sindacato che, a partire da martedì scorso, ha bloccato l'attività del magazzino con uno sciopero ad oltranza, protestando attraverso sit-in davanti al magazzino, e chiedendo a propria volta al Prefetto un intervento a tutela dei 32 lavoratori che non sarebbero stati inclusi nella nuova lista di assunti.
A distanza di una settimana dall'inizio delle proteste Aspiag, l’azienda committente, ha deciso di far sentire anche la propria voce, prospettando uno scenario poco rassicurante per i dipendenti del gruppo Despar Nordest. «Il blocco del magazzino di Mestrino si sta facendo sentire nelle filiali, dove la merce inizia a scarseggiare - ha dichiarato il responsabile del personale di Aspiag, Angelo Pigatto -. Registriamo un calo delle vendite del 10%, che si ripercuoterà inevitabilmente sul personale».
Da qui l’imminente richiesta di intervento al Prefetto anche da parte dell’azienda. «È incredibile - aggiunge l’amministratore delegato Paul Klotz - che non ci sia un intervento deciso da parte delle istituzioni». Immediata la replica di Barutta: «Continueremo con lo sciopero, spostandoci anche nel resto della città ed anche a Udine».
Ultimo aggiornamento: 12:15
La vicenda dei 103 dipendenti del magazzino centrale di Aspiag, con sede a Mestrino rischia di diventare un boomerang per i dipendenti della catena di supermercati. Tutto inizia lo scorso 7 aprile, quando la cooperativa Mestieri&Mestieri lascia l'appalto in anticipo rispetto agli accordi non riuscendo a contenere i costi. La subentrante, MG del consorzio Sistema di Molina di Malo (Vicenda), avrebbe proposto un assorbimento progressivo dei lavoratori escludendone 32. Una divisione che non è piaciuta al sindacato che, a partire da martedì scorso, ha bloccato l'attività del magazzino con uno sciopero ad oltranza, protestando attraverso sit-in davanti al magazzino, e chiedendo a propria volta al Prefetto un intervento a tutela dei 32 lavoratori che non sarebbero stati inclusi nella nuova lista di assunti.
A distanza di una settimana dall'inizio delle proteste Aspiag, l’azienda committente, ha deciso di far sentire anche la propria voce, prospettando uno scenario poco rassicurante per i dipendenti del gruppo Despar Nordest. «Il blocco del magazzino di Mestrino si sta facendo sentire nelle filiali, dove la merce inizia a scarseggiare - ha dichiarato il responsabile del personale di Aspiag, Angelo Pigatto -. Registriamo un calo delle vendite del 10%, che si ripercuoterà inevitabilmente sul personale».
Da qui l’imminente richiesta di intervento al Prefetto anche da parte dell’azienda. «È incredibile - aggiunge l’amministratore delegato Paul Klotz - che non ci sia un intervento deciso da parte delle istituzioni». Immediata la replica di Barutta: «Continueremo con lo sciopero, spostandoci anche nel resto della città ed anche a Udine».
