«Ha copiato dal mio libro»
La Santanchè finisce a processo

Martedì 11 Marzo 2014 di Luca Ingegneri
Daniela Santanchè
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PADOVA - È il suo secondo libro. Con "Le donne violate" l’onorevole forzista Daniela Garnero, nota al mondo come Santanchè, dal cognome dell’ex marito, ha voluto analizzare la drammatica condizione in cui si trovano migliaia di donne islamiche, private dei diritti più elementari dalle imposizioni del fondamentalismo religioso.



Il libro edito da Marsilio nel marzo 2008 potrebbe però non essere completamente farina del suo sacco. A sostenerlo è il pubblico ministero padovano Vartan Giacomelli che ha ottenuto il rinvio a giudizio della parlamentare piemontese, milanese di adozione, con le accuse di violazione del diritto d’autore e diffamazione a mezzo stampa (avrebbe riprodotto ampi stralci dal libro "Da un dio qualunque", della tunisina Zina Saidi). Il processo, in calendario per il prossimo 15 maggio, si celebra a Padova in quanto "Le donne violate" è stato pubblicato da Grafica Veneta, la casa editrice di Trebaseleghe.



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Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 16:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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