PADOVA - È arrivata l'ordinanza di dissequestro per la cooperativa Solidalia di Vigonza. L'avvocato Carlo Bermone, legale della presidente Mirca Lincetto, ha presentato al Tribunale del riesame l'istanza per ottenere il dissequestro e mantenere invece il sequestro delle quote relativa all'indagato ed ex presidente Paolo Tosato.
L'inchiesta è iniziata con il controllo, da parte degli agenti della Squadra mobile, del tunisino Khaled Baccouri. Uno spacciatore, espulso nel 2019, dopo aver trascorso in regime di detenzione tre degli otto anni a cui era stato condannato nel 2016. Eppure l'11 maggio 2023, giorno della prima ispezione della Questura nella cooperativa, i poliziotti hanno appurato che era stato assunto a tempo determinato a partire dal gennaio del 2022. E con un regolare stipendio, diversamente dagli altri stranieri, ospiti e richiedenti protezione internazionale della cooperativa "Le Orme", impiegati senza salario. Costretti, secondo quanto scoperto dagli inquirenti coordinati dal pubblico ministero Benedetto Roberti, a firmare un "patto formativo di inclusione sociale" a titolo di "volontariato" sebbene, come si legge nel decreto di sequestro preventivo, firmato dal Gip Maria Luisa Materia, "le mansioni a cui erano stati adibiti fossero del tutto estranee a quelle di pertinenza al lavoro volontario nell'ambito di un ente del terzo settore in quanto iscritti nel ciclo produttivo in attività di assemblaggio ed etichettatura". Baccouri, per trarre in inganno la cooperativa, avrebbe esibito un permesso di soggiorno falso. L'unico iscritto nel registro degli indagati con le accuse di violazione di norme in materia di immigrazione, caporalato ed estorsione, è Paolo Tosato di 48 anni difeso dall'avvocato Leonardo Arnau. Si è dimesso da presidente della cooperativa Solidalia, nel dicembre dell'anno scorso, quando alla terza ispezione da parte della Squadra mobile ha intuito di essere finito nel mirino della Procura.