Quartiere nella morsa dei fumi: residenti dal dottore con una strana tosse

Sabato 16 Febbraio 2019 di Nicola Benvenuti
Quartiere nella morsa dei fumi: residenti dal dottore con una strana tosse
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CONSELVE - «La paziente riferisce accentuazione della tosse stizzosa, fastidio e bruciore in gola e retrosternale, abbassamento di voce dopo aver respirato del fumo presente nei dintorni di casa»: è questa la dicitura del certificato rilasciato ad una donna di Conselve, che abita in uno dei quartieri che si trovano a poche centinaia di metri dal polo agroindustriale della cittadina.  La signora si era recata all'ambulatorio del proprio medico di famiglia, lamentando un generale malessere, accentuatosi di recente, quando fumi e odori che probabilmente provengono dalla distilleria Bonollo a imperversare su tutto il paese, mentre ogni giorno sono decine e decine le mail di segnalazione alle autorità preposte, perché intervengano per verificare lo stato di fatto in cui si trova un'ampia fascia della zona abitata. 
 
«NON NE POSSIAMO PIÙ»«Ci sentiamo davvero sotto scacco, non ne possiamo più - spiega la donna -, oltre a me vi sono stati altri casi di persone che si sono rivolte al proprio medico, accusando sintomi analoghi». Una delle mail di segnalazione alle autorità è stata spedita da una persona che opera nel mondo della sanità, perché negli uffici pubblici dove svolge la sua attività, siti nel centro cittadino, l'aria era irrespirabile. Sulla questione è intervenuta anche una delle insegnanti della locale scuola media, portando pure il pensiero di altri colleghi: la docente ha scritto a sindaco, sezione ambientale dei Carabinieri e Arpav, facendo presente che sia lunedì che giovedì l'odore era particolarmente forte anche a scuola, dove ogni giorno centinaia di ragazzi, con il bel tempo, trascorrono la ricreazione all'aria aperta. Le ripetute segnalazioni, le chiamate all'Arpav e ai carabinieri devono aver centrato nel segno, tanto che lo stesso ente ambientale regionale ha convocato per lunedì mattina la commissione ambientale comunale: «L'ingegner Ivano Pigato, dirigente responsabile dell'ufficio di Padova di Arpav, incontrerà la commissione e con lui avremo modo di mettere a fuoco le diverse questioni che sono sul tappeto - spiega il presidente Andrea Zanetti -. Inoltre il sindaco Maria Alberta Boccardo, su sollecitazione della commissione stessa, e dando seguito ad un impegno assunto dall' assessore all'ambiente Anita Magagna, ha scritto al Prefetto, chiedendo la convocazione di un tavolo ambientale provinciale, che dovrebbe avere la sua prima convocazione per il 7 marzo», aggiunge Andrea Zanetti.
«URGE UNA SOLUZIONE»Il vice presidente della commissione Fabio Cosmi sottolinea: «Non siamo un tribunale popolare: il nostro dovere precipuo è trovare per prima cosa una soluzione alla situazione creatasi, rendendo la vita più serena ai nostri concittadini, e successivamente capire come mai ci si è trovati in questo frangente, senza porvi rimedio in tempi precedenti». 
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