Molestò giovane mamma a passeggio, bancario condannato. Lui: «Io innocente, scambio di persona»

Martedì 5 Aprile 2022 di Marco Aldighieri
Molestie durante il passeggio (foto di repertorio)

PADOVA - A passeggio con il marito e i tre figli, in pieno centro storico, è stata molestata da un bancario. Paolo Arzilli di Albignasego, ora di 69 anni, anche durante il processo ha sempre giurato di non avere mai importunato quella giovane donna sabato 28 gennaio 2017 all'ora di pranzo. Ma i giudici del Tribunale collegiale non gli hanno creduto e lo hanno condannato a un anno e sei mesi con la sospensione della pena. Il pubblico ministero aveva chiesto per lui una pena di due anni, sempre con la sospensione della pena.

I FATTI
All'ora di pranzo di sabato 28 gennaio del 2017 una giovane mamma stava passeggiando per la centralissima via Roma all'altezza del canton del Gallo insieme al marito e ai tre figli piccoli. Sotto i portici, con la mano destra spingeva la carrozzina e con la sinistra teneva l'altro bambino, mentre il marito li precedeva insieme alla figlia più grande. In quel momento, per avere i movimenti più agevolati, aveva il giaccone aperto.
Ad un certo momento le si è avvicinato il dipendente di banca con addosso un cappotto e una sciarpa rossa e l'uomo, con una mossa fulminea, ha infilato una mano all'interno del giubbotto della giovane donna toccandole le parti intime. La mamma si è messa a gridare attirando l'attenzione del marito, che stava camminando poco più avanti.

LA CATTURA
Il compagno si è lanciato all'inseguimento del sospettato, che dopo avere molestato la moglie è scappato con l'obiettivo di fare perdere le proprie tracce. Ma così non è stato. Il marito, durante la sua corsa in direzione del municipio, si è accorto di un paio di agenti della polizia municipale di pattuglia e ha indicato loro l'uomo colpevole di avere importunato la madre dei suoi figli.
I vigili urbani, una volta individuato il presunto molestatore, lo hanno bloccato e identificato. Arzilli fin da subito ha giurato di essere innocente e di non avere mai toccato quella donna. È sempre stato sicuro di essere stato vittima di uno scambio di persona. Anzi, in un secondo momento, ha denunciato il marito per minacce. Mentre la giovane mamma, difesa dall'avvocato Luigino Martellato, lo ha denunciato per violenza sessuale.
Le indagini hanno portato a iscrivere nel registro degli indagati il dipendente di banca, poi finito a processo. Il suo legale aveva chiesto per lui l'assoluzione, ma i giudici del Tribunale collegiale hanno sposato in pieno la tesi accusatoria. Nulla è valsa la testimonianza dell'imputato, che anche davanti al Collegio ha giurato di non avere neppure sfiorato quella mamma.

Ultimo aggiornamento: 09:24

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