Galzignano. Chiude lo storico bar Santi dopo 96 anni di attività: «Non abbiamo più le energie per un lavoro così impegnativo»

Era un punto di riferimento per i residenti e per i cicloamatori che vanno a pedalare sui Colli

Martedì 28 Novembre 2023 di Lucio Piva
I titolari del bar Santi

GALZIGNANO (PADOVA) - Un pezzo di storia del paese che finisce. Dopo 96 anni di attività chiude infatti i battenti lo storico bar Santi, storico ritrovo dei residenti e tappa d'obbligo per turisti e cicloamatori impegnati ad affrontare i tornanti del passo della Cingolina. Era proprio su quella strada che nel giugno del 1927, Giulio Santi con la moglie Eugenia aveva dato vita a quella che ancora adesso viene chiamata "Osteria". La fermata per il traffico di allora, ancora composto da veicoli trainati a cavallo, era diventata ben presto frequentatissima, tanto da diventare in breve tempo una sorta di "isola" rinomata per gli amanti del baccalà. A raccogliere le redini del locale, nel 1954 furono gli artefici della seconda generazione, Guerrino e Bertilla Santi che fecero del locale una delle più rinomate insegne della cucina casalinga dei Colli. «Il locale - ha ricordato l'attuale gestore, Paolo Santi - era apprezzatissimo dalle persone del luogo, per la genuinità dei cibi e la spontaneità del trattamento.

Ma pian piano avevano cominciato a scoprirlo anche i forestieri, nel corso delle tradizionali gite fuori porta sui Colli».

Un lavoro impegnativo e un nipotino in arrivo

Il bar da Santi non ha faticato nel corso degli anni ad accordare il gusto della tradizione a quello di un pubblico più giovane e dinamico. E proprio per questo nel 1989, Paolo Santi e la moglie Lorella, avevano dato vita alla paninoteca e birreria. Nulla di affrettato e banale. Perché i sandwich venivano confezionati con fantasia in cucina. E venivano serviti con la birra dei più svariati marchi internazionali. Oggi Paolo e Lorella, accoglieranno la clientela per l'ultima volta. Poi l'insegna si spegnerà per sempre. «Siamo consapevoli - ha detto Paolo Santi - di quante persone fossero affezionate al nostro locale. Oggi le saluteremo tutte. Purtroppo non abbiamo più l'energia necessaria per un lavoro cosi impegnativo. Ed un nipotino in arrivo ci imporrà di fare i nonni a tempo pieno». Rammaricato, ma riconoscente nei confronti dei gestori il sindaco, Riccardo Masin. «La gente che andava al bar "Santi" si sentiva a casa. É stato il mio locale preferito per tanto tempo. E lo amavo perché si respirava la vita del paese, nonostante il continuo afflusso di forestieri, richiamati dalla giovialità del conduttore e dalla qualità del cibo». Il futuro della storica insegna rimane incerto. «Mi auguro - ha concluso il sindaco - che chi lo rileverà sappia mantenere lo stesso stile». 

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