Dal fisico allo studioso del Parkinson
ecco i 22 cervelli che tornano a casa

Venerdì 28 Ottobre 2016
Dal fisico allo studioso del Parkinson ecco i 22 cervelli che tornano a casa
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PADOVA - Tra di loro c'è chi studia le nuove terapie per il Parkinson, chi la fisica della materia, altri la psicologia generale, oppure i campi elettromagnetici. Hanno però un elemento in comune: sono giovani (media 42 anni), e sono bravi, contesi dalle migliori Università del mondo. Ma sono tornati, o giunti per la prima volta, in Italia. È il ritratto dei ricercatori e docenti protagonisti dell'operazione di «brain gain», l'esatto opposto dell'abusata fuga dei cervelli, salutati all'Università di Padova dal presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Fanno parte del gruppo professori associati come Piero Giubilato (Fisica sperimentale), Gabriella Pinzari, (Fisica matematica), Giovanni Volpe (Fisica della materia), e ricercatori nelle più diverse aree scientifiche e culturali. Assieme agli scienziati italiani hanno voluto scommettere sulla ricerca nel nostro paese anche docenti stranieri, Nuria Mach, Franck Anicet Ditenggou, Jannis V. Pathanasiou. Completano l'elenco Stefano Corni, Simone Montangero, Elisa Bernardini, Domenico de Ceglia, Elena Ziviani, Andrea Alimonti, Mario Liotti, Marco Narici, Petra Ritter, Lucia Nicola, Angelo Simone, Bernardo Innocenti, Livia Sorrentino, Francesco Rossi, Antonino Milone, Matteo Millan. Sono stati tutti chiamati a lavorare all'Università di Padova con una proposta di chiamata diretta, inviata nelle scorse settimane al Ministero dell'Università e della ricerca.

Il numero di professori che, con questa operazione, rientrano o si trasferiscono a Padova dall'estero corrisponde quindi all'1% dell'intero personale.

Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 21:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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