«Fammi da garante in banca». E si trova la casa venduta alla barbona

Giovedì 13 Dicembre 2018 di Marco Aldighieri
«Fammi da garante in banca». E si trova la casa venduta alla barbona
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PADOVA - Una senzatetto, spesso ospite all'asilo notturno al Torresino, finalmente ha una casa. E non un alloggio popolare, ma una abitazione si sua proprietà. Un immobile a Veggiano in via Bosco Mardigliana. Insomma, a pochi giorni dal Natale, tutto fa pensare a una storia a lieto fine. Ma a settembre di quest'anno è arrivata una denuncia. E già perché a vendere la casa alla clochard non è stato il proprietario, ma un ricco 42enne residente in pieno centro storico. Il benestante, figlio di un noto medico, è stato querelato dal padrone dell'abitazione, un 44enne padovano, per il reato di appropriazione indebita. E sono così scattate le indagini da parte della Procura con il pubblico ministero Sergio Dini.
 
I FATTI
Era la fine del 2017 quando il 44enne rimasto senza occupazione, ha deciso di chiedere all'amico G.P. di 42 anni di fargli da garante in banca così da poter accedere a un prestito. Con i soldi, circa 150 mila euro, voleva aprire un pub. Il figlio del medico si è reso disponibile, ma a una condizione: il disoccupato doveva sottoscrivergli una procura a vendere la sua casa di Veggiano. Il quarantaquattrenne, che dell'amico si fidava, ha firmato il documento con la promessa a voce che non avrebbe mai ceduto la sua abitazione dove risiede. Stretto l'accordo tra i due, al futuro barista l'istituto di credito ha concesso un prestito di 20 mila euro. Nel frattempo, ad aprile di quest'anno, G.P. è venuto meno alla promessa fatta e ha venduto l'immobile di Veggiano a una senzatetto, perchè la procura a vendere scritta gli ha dato il diritto di effettuare l'operazione senza il rogito davanti a un notaio. Un giorno il 44enne è rientrato a casa e ad attenderlo c'era la nuova proprietaria: «Adesso l'abitazione è mia, se vuoi rimanere devi pagarmi l'affitto». Il padovano, sotto choc, per un paio di mesi ha versato il canone, poi a settembre di quest'anno ha denunciato quello che credeva un amico.

LE INDAGINI
Gli inquirenti hanno effettuato una perquisizione nell'appartamento in centro storico di G.P., sequestrando alcuni documenti e poi hanno passato al setaccio il suo conto corrente bancario. Alla fine il 42enne si è ritrovato iscritto nel registro degli indagati per il reato di appropriazione indebita. Secondo l'accusa il figlio del medico avrebbe raggirato il 44enne portandogli via la casa di Veggiano e utilizzando come prestanome l'ospite dell'asilo notturno. Ma le indagini sono ancora in corso. Il 42enne in passato è stato processato per due volte per usura e appropriazione indebita, ma è stato sempre assolto. 
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