La battaglia di don Bruno a caccia di rosari satanici

Sabato 14 Luglio 2018 di Luca Marin
Uno dei rosari
2
CAMPOSAMPIERO - Sembrano corone normali ma le iscrizioni intorno alla croce sono diaboliche. Sono veri e propri rosari massonici e satanici fabbricati in Italia e in Ecuador, facilmente reperibili nelle bancarelle a ridosso dei Santuari Mariani. È un fenomeno che ritorna alla ribalta grazie al lavoro di sensibilizzazione e di divulgazione da parte del parroco di San Marco a Camposampiero, don Bruno Bevilacqua, paladino di questa “crociata” contro il maligno e la strumentalizzazione che continua a fare la massoneria sulla religione cristiana.
 
FINISCONO ALL’ECOCENTRO
«Ancora in questi giorni, anche se in misura ridotta rispetto al “boom” di un paio d’anni fa - spiega il sacerdote padovano - continuano ad arrivare in canonica da varie parti d’Italia e d’Europa delle corone di plastica manomesse con evidenti segni massonici e demoniaci che il nostro sacrestano Sergio, dopo una preghiera di benedizione, porta nel nostro ecocentro comunale. Io comunque non li brucio. La diffusione sempre più capillare di questi rosari satanici - prosegue don Bruno - non scandisce la nostra fede che è ben superiore a qualsiasi segno di religiosità. Difatti è la fede in Gesù Cristo che ci salva non sono gli oggetti religiosi. La nostra fede va semmai purificata e alimentata dal Vangelo e dalla Parola di Dio in comunione con la Chiesa. Non mi sorprende che qualcuno tenti ancora di scalfire e prendere in giro il cristianesimo. Feroci apostati pretendono di essere più cristiani del Papa. Noi dobbiamo solo vigilare senza fare drammi o dare troppo risalto alle loro nefandezze».
ARRIVANO DA TUTTA ITALIA
Sono state decine le persone che nelle ultime settimane hanno portato direttamente al parroco di Camposampiero i rosari “sospetti”; altri, da lontano, preferiscono inviarli tramite posta. I rosari che presentano segni particolari sono contraddistinti da alcune immagini massoniche dentro il pentagono della corona, come il sole degli illuminati con impresso un vero sole con i raggi e i pentagoni alle estremità o il volto di un bambino con le corna, oppure simboli esoterici come il serpente. Qualche anno fa la parrocchia di San Marco aveva affisso sulla bacheca principale della chiesa della diocesi di Padova un avviso che metteva in guardia quanti possedevano un tipo di corona del rosario con dei segni particolari. La comunicazione, con foto esplicativa, si apriva con un eloquente “Attenti attenti attenti!!!” che attirava immediatamente l’attenzione e si chiudeva con un appello: “Divulgate e controllate e se ne avete comprato uno portatelo da un esorcista che sa cosa fare”.
«La cosa più spiacevole – conclude il parroco- è che questo oggetti, che costano pochi euro, spesso si trovano all’esterno dei Santuari e vengono venduti come normali rosari con crocifisso, ma non hanno nulla di sacro».
Luca Marin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 11:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci