Bustarelle e nero: il ginecologo Litta
si autosospende: basta ospedale

Mercoledì 24 Gennaio 2018 di Federica Cappellato
Il reparto di ginecologia di Padova
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PADOVA - Una lettera di autosospensione per parte assistenziale: l'ha fatta pervenire ieri mattina il professor Pietro Litta al direttore generale dell'Azienda ospedaliera, Luciano Flor. Ieri sera, poco dopo le 19, è stato lo stesso manager di via Giustiniani a firmare la delibera di sospensione e allontanamento del luminare della ginecologia. La decorrenza è il 24 gennaio. Oggi. Il medico sessantaseienne non potrà più esercitare entro le mura ospedaliere. Il provvedimento è sine die, vale da stamane e per sempre.

Tolleranza zero, aveva promesso il dg Flor all'indomani della messa in onda del video della trasmissione Petrolio, e tolleranza zero è stata. Per il ginecologo nonchè docente universitario l'ospedale non ha fatto sconti. Nessun alibi di fronte a quei fotogrammi, a quella proposta indecente di pagamento di 2 mila euro per un intervento di chiusura delle tube a scopo anticoncezionale cioè preventivo, prestazione che peraltro non rientra nei Lea, i Livelli essenziali di assistenza quindi non è a costo di solo ticket ma sempre a pagamento e non ha indicativamente lista d'attesa.

L'Azienda ospedaliera, ratificando così l'opinione del Comitato dei Garanti che a sua volta ha accettato la proposta dello stesso Flor di revoca della convenzione (che in soldoni equivale al licenziamento per parte assistenziale), non ha riconosciuto plausibile l'ipotesi del complotto, da sempre sostenuta da Litta. 

  
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