PADOVA - Per prendere le decisioni più importanti Comune e Provincia aspetteranno settembre, ma intanto il dialogo si intensifica e la trattativa entra nel vivo. Ieri mattina alla torre della Stanga è andato in scena il primo incontro dopo la richiesta ufficiale di Busitalia: modificare il contratto nel tentativo di migliorare una situazione economica che vede un passivo a bilancio di quasi 12 milioni. Al tavolo erano seduti il sindaco-presidente Sergio Giordani, il vicepresidente della Provincia Vincenzo Gottardo, l'ad di Busitalia Gino Colella, il dg del Comune Lorenzo Minganti e i tecnici interessati.
Busitalia, parco vetture
Nessuna risposta ufficiale alle richieste di Busitalia: Comune e Provincia hanno avviato una due diligence che terminerà a settembre e solo con un quadro chiaro dei conti Giordani e i suoi collaboratori decideranno che azioni intraprendere. Si è parlato però di varie questioni. Anzitutto si è discusso di come gestire i 10 milioni di euro di fondi Pnrr che il Comune di Padova riceverà e girerà a Busitalia per l'acquisto di almeno 16 nuovi bus elettrici e delle colonnine di ricarica. «Le risorse saranno immediatamente messe a disposizione di Busitalia, al fine di consentire l'avvio in tempi brevi del processo di gara e rispettare così le rigide scadenze fissate dal Pnrr» fa sapere la Provincia.
Busitalia garantisce in tutto il Padovano una media di 6.400 corse al giorno ma tante viaggiano semivuote, soprattutto in alcune zone della provincia nella fascia pomeridiana e serale. Per questo la società punta a riorganizzare il servizio e intanto ha chiesto di recepire quanto già stabilito dalla Regione Veneto: la possibilità di ottenere il 100% del contributo da parte di Comune e Provincia anche a fronte di una riduzione del 5% dei chilometri percorsi rispetto a quelli inizialmente previsti. Una riduzione calcolata sul numero di corse inizialmente previste e non su quelle effettivamente fatte, che sono già ora in misura leggermente minore. Nel Padovano non ci sarebbe quindi il rischio di un ulteriore taglio del 5% delle corse, ma Busitalia ha comunque ottenuto la garanzia che continuerà a ricevere gli stessi soldi pattuiti inizialmente. «Nessuna ricaduta negativa sul servizio agli utenti» assicura l'assessore comunale Ragona. Le parti hanno poi concordato di adeguare l'annualità dei contratti al calendario solare (31 dicembre-31 dicembre) anziché da settembre a settembre come avveniva in precedenza, per migliorare la gestione dei rapporti burocratici con gli altri enti.
Mentre nella sede della Provincia si discuteva, otto comitati cittadini stilavano una nota ufficiale per contestare aspramente il sistema del trasporto pubblico locale.