GRANTORTO - Sono accusati di aver realizzato e commercializzato un prodotto frutto di contraffazione. Quattro imprenditori, tutti appartenenti alla stessa famiglia, finiranno ora sotto processo. Il pubblico ministero li ha rinviati a giudizio con le accuse di concorso in contraffazione e alterazione di brevetti industriali e mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice.
Gli imputati coinvolti sono Anna Ponte, 65 anni, i figli Massimo Pegoraro, 37 anni, Mirco Pegoraro, 44 anni, e la moglie di quest'ultimo Micaela Soldà, pure 44enne, tutti residenti a Grantorto. Avrebbero prodotto senza averne titolo il cassero, innovativo prodotto in campo edilizio, che serve a creare dei vuoti appositi nei fabbricati in calcestruzzo.
La Procura ha citato come responsabili dei reati anche le società Geoplast Spa (Anna Ponte quale presidente del consiglio di amministrazione, i figli in qualità di soci e consiglieri) e Spiderplast Srl, la cui amministratrice unica è Micaela Soldà.
Ultimo aggiornamento: 14:01
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La Procura ha citato come responsabili dei reati anche le società Geoplast Spa (Anna Ponte quale presidente del consiglio di amministrazione, i figli in qualità di soci e consiglieri) e Spiderplast Srl, la cui amministratrice unica è Micaela Soldà.