ABANO TERME - (E.G.) Quegli undicimila euro vanno pagati. Magari a rate, ma dovranno essere comunque versati dalla famiglia Dassiè, residente in via Appia Monterosso, che all'inizio di maggio si è vista recapitare l'astronomica bolletta (nella foto) per un conguaglio quinquennale relativo alla fornitura di gas. La scadenza del versamento, il 16 maggio, si avvicina e la compagnia Engie Spa non fa marcia indietro. Non solo. La società, in una nota ufficiale, dichiara di non avere ricevuto nessuna contestazione da Pierluigi Dassiè e dalla moglie Lodovica Abudan, che ha segnalato al nostro giornale la mazzata arrivata pochi giorni fa. «Fino al dicembre 2012, le letture reali e le autoletture dell'utenza sono state regolarmente recepite e fatturate - afferma la compagnia -. Successivamente, sempre con autolettura del cliente, si sono però registrati picchi di consumo ritenuti irregolari dal nostro sistema». Engie, a quel punto, ha fatturato solo acconti, per un consumo medio annuo stimato in 850 metri cubi. «L'acquisizione nell'anno in corso delle ultime letture comunicate dal distributore locale - prosegue la società - ha invece evidenziato il reale consumo, comportando l'emissione corretta del conguaglio». Insomma, la bolletta è in regola.
La faccenda però si complica nell'ultimo passaggio della nota: «Il 5 maggio abbiamo contattato l'utente dichiarando da subito la nostra disponibilità alla rateizzazione. In quell'occasione, si è anche dimostrato disponibile al pagamento, oltre a non aver sollevato alcuna contestazione». Immediata la reazione di Lodovica Abudan: «È falso. Non abbiamo accettato proprio nulla. Ci siano rivolti a un legale, abbiamo inoltrato un reclamo on line il 2 maggio e quindi abbiamo contattato l'Associazione consumatori. È vero che ci è stata proposta una soluzione a rate, che noi però abbiano rifiutato da subito».
Bolletta da infarto, la società: «Fatture regolari, non hanno risposto»
Sabato 13 Maggio 2017
