La banda dell'ottone colpisce ancora
Raid nelle aziende, spariti fasci di tubi

Giovedì 22 Novembre 2018 di Barbara Turetta
Una delle minuterie metalliche prese di mira a Cervarese
CERVARESE SANTA CROCE - Ladri a caccia di ottone in due aziende di via Bacchiglione. È ancora una volta la zona industriale alle porte del capoluogo ad essere presa di mira da una banda di ladri: in entrambe le incursioni sono spariti fasci di tubi del peso di circa 5 quintali ciascuno. Molto probabilmente non si tratta della stessa mano che, appena due settimane fa, ha preso di mira un'altra azienda della stessa zona industriale rubando, però, truciolati di ottone. Secondo gli elementi raccolti dai carabinieri di Bastia i due furti dell'altra notte sono stati messi a segno in sequenza: la banda ha prima preso di mira la ditta Omec, che realizza minuterie metalliche. Qui i ladri hanno scardinato il motore del cancello carraio e sono entrati nel cortile dell'azienda dove era parcheggiato anche un autocarro con cassone. Forzata una delle porte del capannone, sono riusciti ad impossessarsi delle chiavi del mezzo caricando sul cassone alcuni tubi di ottone che erano stati preparati per la lavorazione.

IL SECONDO COLPO Da qui i ladri si sono spostati nella seconda azienda, la Tormas, che in linea d'aria si trova ad una cinquantina di metri di distanza dal primo capannone visitato dalla banda. Anche qui l'operazione è stata la stessa: aperto il cancello, i ladri si sono diretti verso i tubi di ottone che hanno trovato accatastati nell'area di pertinenza della ditta, che si occupa anch'essa di minuterie metalliche. Caricati i tubi sull'autocarro, i ladri si sono dati alla fuga forse disturbati dall'arrivo dei primi lavoratori che iniziano il turno la mattina molto presto. Il furto è stato scoperto intorno alle 4.30. Un modus operandi che sembra molto diverso da quello scelto il 7 novembre scorso alla Safor, altra azienda di Bacchiglione che realizza minuterie metalliche. Una banda ben organizzata era riuscita a rubare 80 quintali di trucioli di ottone, per un valore di alcune migliaia di euro. Erano gli scarti delle lavorazioni raccolti all'interno di un container nel piazzale esterno del capannone. Un cassone di grandi dimensioni, chiuso da un pesante coperchio, che non ha però impedito ai ladri di mettere a segno il colpo. Per avere accesso all'area esterna dell'azienda i malviventi erano passati dal cortile dello stabile attiguo, tagliando la recinzione. Con un flessibile avevano poi praticato un foro su uno dei lati del cassone, un buco della larghezza di 50 centimetri, che aveva consentito di estrarre diversi sacchi di truciolato di ottone.
 
Ultimo aggiornamento: 11:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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