Audi A5 depredata in strada: rubati airbag e fanali

Giovedì 2 Agosto 2018 di Eugenio Garzotto
L'Audi A5 depredata
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ABANO TERME – La potente Audi A5 letteralmente sventrata in piena notte. I ladri hanno fracassato i finestrini, aperto tutte le portiere e messo soqquadro l’abitacolo. Poi si sono impadroniti della fanaleria della berlina, dell'airbag e si sono allontanati indisturbati. Un danno di oltre 15mila euro per il proprietario che l’aveva posteggiata sotto casa. Il fatto è avvenuto la scorsa notte nella frazione di Giarre.
 
E oltre alla rabbia e allo sconcerto della vittima, l’episodio ha suscitato non poca apprensione anche fra gli altri residenti nella frazione di Abano Terme al di là della linea ferroviaria Padova-Bologna. Molti temono infatti che quanto accaduto sia il segnale di un ritorno in grande stile delle bande di malviventi che già l’anno scorso avevano preso di mira costose vetture, in tutto il bacino termale euganeo, depredandole delle apparecchiature interne e lasciando, di fatto, dei gusci di lamiera vuoti. Privi di tutta la componentistica elettronica, smontata con abilità da veri professionisti. “Purtroppo non mi sono accorto di nulla – dichiara il proprietario dell’auto R.P. -. I ladri hanno anche avuto l’accortezza di mettere fuori uso le lampade dei lampioni sotto i quali avevo l’avevo posteggiata, come ogni sera quando torno dal lavoro, per maggiore sicurezza. Si è di sicuro trattato di un colpo ben studiato”. Subito l’uomo ha presentato subito denuncia ai carabinieri della stazione aponense. “Per quanto riguarda il mio caso – prosegue R.P. -, si sono anche accontentati. I cablaggi dell’impianto elettrico non sono stati rubati e anche il volante è intatto. Hanno però prelevato l’airbag”. Questo per quanto riguarda l’interno dell’Audi A5. I fanali, però, si sono volatilizzati. Non è escluso che i malviventi non siano riusciti a portare a termine il colpo perché disturbati dall’arrivo di qualcuno e abbiano così deciso di darsela a gambe senza concludere la razzìa. Episodi analoghi, che testimoniano un salto di qualità rispetto ai tradizionali furti all’interno delle auto, da dove spariscono telefonini, computer e accessori incautamente lasciati in bella vista, hanno cominciato a verificarsi, sia ad Abano che a Montegrotto, lo scorso novembre. Bersaglio, come detto, sempre berline di grossa cilindrata da cui venivano asportati componenti elettriche ed elettroniche, contachilometri, navigatori satellitari, pannelli touch e, come nell’ultimo caso di Giarre, anche gli airbag. In azione sicuramente una banda bene organizzata molto probabilmente specializzata anche nella rivendita sul mercato parallelo dei dispositivi rubati.
Eugenio Garzotto 

Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 09:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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