Bimba violentata dallo zio orco che doveva fare il baby sitter

Sabato 16 Marzo 2019 di Olivia Bonetti
Bimba violentata dallo zio orco che doveva fare il baby sitter
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BORGO VALBELLUNA - Ero lo zio arrivato da lontano che avrebbe dovuto prendersi cura di loro quando i genitori erano al lavoro. Ma si è trasformato nell'orco dentro casa. Avrebbe violentato una bimba in età scolare al di sotto dei sotto 10 anni, in una casa della Valbelluna (per tutelare la vittima non è possibile dare ulteriori particolari ndr). Solo grazie alla confidenza della piccola ai propri genitori uno straniero 58enne dell'Europa Balcanica è stato assicurato alla giustizia. Si era reso irreperibile, ma è stato rintracciato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Belluno e è finito in carcere a Pordenone, dove c'è una particolare sezione riservata alle persone accusate di reati sessuali verso minori.
L'ORCOL'uomo era arrivato dal suo paese per ricongiungersi alla moglie, che lavora nel Bellunese. Era in provincia da circa un anno, con regolare permesso di soggiorno, ma non aveva ancora trovato un'occupazione. Per racimolare qualche soldo si prendeva cura dei bimbi dei parenti, quando tutti gli adulti erano al lavoro. Proprio in uno di quei pomeriggi avrebbe riservato delle attenzioni particolari alla bimba. Era l'8 febbraio scorso quando lo zio (marito della sorella della mamma della piccola) avrebbe costretto la minore a subire atti che un minore mai dovrebbe vedere. Non l'avrebbe violata nelle parti intime, ma si sarebbe compiaciuto di fronte a lei, palpeggiandola, costringendola a baci carezze. Un incubo per la bambina che avrebbe cercato di sfuggire a quegli abusi e che la sera confessò quanto subìto a mamma e papà.
L'ARRESTOI genitori accompagnarono subito la piccola al pronto soccorso dell'ospedale di Belluno e è seguita l'immediata attivazione da parte della Usl dei carabinieri e Procura (il caso è seguito dal sostituto procuratore Roberta Gallego, titolare dell'indagine). Con il lavoro degli esperti dell'Arma del Nucleo Investigativo, preparati per occuparsi, con tutte le accortezze necessarie in questo tipo di indagini, sono stati raccolti consistenti indizi di responsabilità a carico dell'indagato. Le ricerche sono scattate immediatamente, ma il 58enne, era già fuggito con la moglie, rendendosi irreperibile. La coppia si ra nascosta, barricata in una casa disabitata in Valbelluna, dove stavano al buio. Alla fine però i militari sono arrivati a lui: nelle 48 ore successive ai fatti è scattato il fermo dell'indiziato per la violenza sessuale sulla bimba e è stato portato in cella. «È un fatto odioso - ha detto il comandante del Nucleo Investigativo provinciale, maggiore Marco Stabile - che conferma che l'orco troppo spesso è una persona vicina e conosciuta».
Olivia Bonetti
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