BELLUNO - Un secolo e passa di vita, di storia, di altruismo. Si è spento nella notte tra sabato e domenica, Mario Cason, il pompiere più longevo dello Stivale. L'ultracentenario feltrino, aveva 103 anni. Ed era l'ultimo bellunese testimone oculare della Grande Guerra e del terribile an de la fam.
L'INFANZIA E LA GUERRA
Nato a Feltre il 3 novembre 1914, nell'attuale quartiere San Paolo, da genitori feltrini, Cason lascia una sorella di 97 anni. Con lui se ne va un vero e proprio libro di storia. Difatti, lucido fino all'ultimo, Cason ricordava ancora le cucine militari austro-ungariche del '15-'18, presso l'attuale colonia San Paolo. Dopo la guerra, Mario Cason venne chiamato alle armi nell'aprile del 1934, nell'artiglieria ippotrainata di stanza a Conegliano. In quel periodo rischiò di partecipare alla guerra in Etiopia. Invece, pochi istanti prima di partire, quando era già a bordo del treno diretto a sud, arrivò il dietrofront. Nel 1936 venne congedato e un anno dopo si arruolò nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'INFANZIA E LA GUERRA
Nato a Feltre il 3 novembre 1914, nell'attuale quartiere San Paolo, da genitori feltrini, Cason lascia una sorella di 97 anni. Con lui se ne va un vero e proprio libro di storia. Difatti, lucido fino all'ultimo, Cason ricordava ancora le cucine militari austro-ungariche del '15-'18, presso l'attuale colonia San Paolo. Dopo la guerra, Mario Cason venne chiamato alle armi nell'aprile del 1934, nell'artiglieria ippotrainata di stanza a Conegliano. In quel periodo rischiò di partecipare alla guerra in Etiopia. Invece, pochi istanti prima di partire, quando era già a bordo del treno diretto a sud, arrivò il dietrofront. Nel 1936 venne congedato e un anno dopo si arruolò nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.