SANTO STEFANO - «Le nostre vacanze in Val Visdende si sono trasformate in un incubo. Non ci andiamo più»: questa la sintesi del processo che si è aperto ieri per minacce e violenza privata a carico di Gian Romeo De Zolt Gorio (nato a San Pietro di Cadore, 68 anni, avvocati i veneziani Maurizio Scattolin e Sabrina Convento). «Dal 2013 - hanno spiegato i De Bettin - andare a trascorrere i weekend estivi nella casa di famiglia in Val Visdende è diventato angosciante. Lo zio De Zolt Gorio ha assunto atteggiamenti persecutori e inquietanti. Ci segue all’esterno dell’abitazione, condivisa con la sua famiglia, senza parlare e ci fissa con fare intimidatorio; spunta all’improvviso da vari punti del giardino ed emette suoni urlando per spaventarci; imbratta le auto con urina; scatarra nervosamente, per disprezzo, in nostra presenza; accende il trattore o si mette a tagliare legna nelle ore del riposo. Una volta, poi, ha percosso con un bastone un nostro amico che era andato a chiedergli gentilmente di spostare l’auto»...
Ultimo aggiornamento: 11:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".