Truffatore seriale sul web condannato, ma evita il carcere: polemica sui social

BELLUNO - Il suo nome e il numero telefonico, dal quale chiama le vittime, compare su numerosi siti in cui utenti mettono in guardia contro le truffe. Lorenzo Giannico, 38enne di Genova è un nome conosciuto, non solo su Internet ma nelle aule di giustizia. Ieri mattina, in Tribunale a Belluno è stato condannato per l'ennesima truffa via Internet: ricevette una caparra di 600 euro da un bellunese per una Vespa, che non consegnò mai. Il giudice Antonella Coniglio, al termine del processo, lo ha condannato a un anno di reclusione per l'accusa di truffa continuata, ovviamente senza i benefici di legge, visto che si tratta di un truffatore seriale. Per Giannico è scatatta anche una multa da 750 euro. La condanna era stata richiesta dal pm Sandra Rossi, la difesa invece aveva puntato sulla mancanza di prove e ha chiesto l'assoluzione.

«Non fate affari con questo tizio- si legge sui forum - ha truffato anche me. Si spaccia o si fa aiutare anche da una ragazzina e vanno anche negli appartamenti: chiedono una caparra e poi non si fanno più vedere». Il bellunese prese contatto con Giannico tramite uno dei portali di vendita di oggetti usati, Subito.it. Vide quella Vespa e decise di acquistarla. Sembra che l'abilissimo truffatore lo abbia convinto persino facendo prendere visione della Vespa all'aspirante acquirente bellunese. Così alla fine lui versò i 600 euro, ma non arrivò nulla e a quel punto presentò denuncia. «Vende moto, ma non dategli soldi - dicono ancora via Internet - È un truffatore di mestiere, ha tante denunce alle sue spalle ma purtroppo, essendo in Italia, non è ancora in galera». Nel mirino anche il fratello del Giannico, sembra infatti che anche lui lavori nella stessa impresa di famiglia.