Taser alla Polizia locale: medico mette in guardia sulla pericolosità, ma il Comune non ci sta

Mercoledì 20 Dicembre 2023 di Federica Fant
Un taser

BELLUNO - Continua a essere argomento d’interesse quello del futuro armamento degli agenti della Polizia Locale di Belluno, con i taser, comunemente chiamate pistole elettriche. Ad insinuarsi nel dibattito è il dottor Davide Mazzon, già direttore di Anestesia e Rianimazione all’ospedale di Belluno tra il settembre 2001 e il maggio 2023, che solleva dubbi in termini di sicurezza, soprattutto per chi ne è “vittima”. Ma nel frattempo, ribatte l’amministrazione comunale, c’è bisogno di sicurezza, non solo come richiesto dai cittadini ma anche per tutelare gli stessi agenti. Senza contare che proprio in questi giorni il centro è stato teatro di più scontri tra giovani.

Il taser, inoltre, è in dotazione da tempo anche di Carabinieri e Polizia di Stato.


La domanda che anima l’intervento dell’ex primario è se i taser in dotazione ai vigili offrano «maggiore sicurezza o maggiori rischi?». Il medico riporta un’analisi stilata dall’agenzia Reuters che «ha documentato oltre 1000 casi di persone colpite a morte con un taser dalla polizia negli Stati Uniti dal 2000 al 2017. Reuters ha potuto consultare le autopsie di 712 delle 1.005 vittime censite constatando che in 153 casi, cioè oltre un quinto, il taser è indicato come causa o come fattore che ha contribuito alla morte. Le altre autopsie citano una combinazione di problemi di salute, in particolare cardiopatie, abuso di droghe e condizioni psichiatriche per i quali era stato richiesto un intervento sanitario, il cui esito è stato la morte del paziente. È inoltre dimostrato che il fallimento dell’uso del taser aumenta sia la probabilità che le forze dell’ordine vengano aggredite, sia che segua un conflitto a fuoco, con conseguenze imprevedibili».


Segue un’altra ricerca condotta sul motore di ricerca di PubMed. «I dati disponibili riportano – riprende il dottor Mazzon - un rischio di morte immediata dello 0,11 - 0.25% (1 ogni 400-900 casi) e sequele con danni gravi sino al decesso per trauma cranico in caso di cadute accidentali da contratture muscolari incontrollate. Numerose sono inoltre le segnalazioni di gravi lesioni oculari e di interferenze elettriche in portatori di pacemaker o defibrillatori impiantati, con arresti cardiaci immediati e aritmie a distanza, per cui si ritiene tassativo che gli utilizzatori di taser siano dotati di defibrillatori e formati al loro utilizzo e che le persone colpite siano sottoposte a controllo sanitario». 


Ciò che desidera evidenziare l’ex primario è questo: «A fronte di tali riscontri, l’inserimento nella dotazione della polizia locale di uno strumento come il taser, dovrebbe essere preceduto non solo da una formazione ad un suo uso proporzionato, necessario ed adeguato, ma anche da una valutazione tecnico-scientifica del rapporto fra i rischi ben documentati che il taser comporta e i benefici che la sua introduzione apporterebbe in una città come Belluno che risulta, sulla base dei più recenti dati del Sole 24 ore, fra le più sicure d’Italia. Viene da chiedersi come gli operatori della polizia locale possano sapere se la persona da colpire sia, ad esempio, in gravidanza o affetta da malattia cardiaca o psichiatrica o debilitata da uno stato di tossicodipendenza o alcol dipendenza e quindi particolarmente esposta ai danni da taser, quali garanzie giuridiche gli operatori avrebbero se colpissero gli occhi o il torace comportando lesioni permanenti o addirittura la persona decedesse a seguito dell’uso di quest’arma?».


L’assessore alla sicurezza, Raffaele Addamiano, rassicura che ci saranno presto dei corsi ad hoc per gli agenti, così come accade per tutte le forze di polizia. Aggiunge che quella del medico è «un’opinione rispettabile. È la stessa Polizia Locale che richiede uno strumento di difesa e di deterrenza. A garanzia degli operatori stessi e sulla base di una crescente domanda dei cittadini di sicurezza. Va, in ogni caso, valutato la effettiva sussistenza del nesso di causa tra l’azione del taser e le successive, ipotetiche patologie. Non risulta in Italia alcun problema a seguito dell’uso dello strumento che, si ripete, verrà adoperato solo come extrema ratio e dopo apposita formazione». Addamiano conclude ribadendo poi le norme giuridiche in tema di legittima difesa. 
 

Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 08:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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