L'onda del Vajont non la piegò: ora la sequoia gigante è un monumento

Mercoledì 17 Maggio 2017 di Marco D'Incà
La sequoia gigante di Longarone
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LONGARONE - È alta 32 metri e un'età stimata di circa 160 anni. Ma quel che più la contraddistingue risiede nel suo valore storico e culturale: il riferimento è alla sequoia gigante di Longarone, testimone perenne del disastro provocato dalla frana del Vajont. E ora monumento vivente, secondo la Regione Veneto (con Veneto Agricoltura). L'arbusto, capace di resistere all'ondata distruttrice del 1963, è stato inserito ufficialmente nell'elenco degli alberi monumentali su scala regionale. «L'enorme cicatrice sul tronco - spiegano da Veneto Agricoltura - è il frutto della ferita inferta alla pianta nella notte del 9 ottobre, quando l'onda segnò in modo indelebile la sequoia, senza però riuscire a sradicarla. Localmente è chiamata pianta santa, forse perché sembra toccare il cielo grazie alla sua eccezionale altezza».

 

 



Per valorizzare questo straordinario patrimonio naturale (così come altri esemplari simili), la stessa Regione ha indetto un concorso didattico dal titolo Alberi monumentali del Veneto, le radici del nostro futuro: l'iniziativa è rivolta alle scuole primarie e secondarie di primo grado.
Ed è collegata a un più ampio progetto di tutela e valorizzazione delle piante: «Partendo dal presupposto che gli alberi raccontano anche storie antiche di territori, eventi e uomini del passato - puntualizzano i promotori del progetto - abbiamo voluto coinvolgere le scuole con l'obiettivo di far scoprire ai più giovani queste straordinarie ricchezze naturali». In questo modo, pure il mondo dell'infanzia ha la possibilità di entrare in contatto con la sequoia gigante, situata nella frazione longaronese di Faè. 

Ultimo aggiornamento: 18 Maggio, 15:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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