La furbetta del cartellino era la dirigente del centro per l'impiego: condannata

Sabato 1 Aprile 2017
La furbetta del cartellino era la dirigente del centro per l'impiego: condannata
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BELLUNO - Otto mesi di reclusione (pena sospesa) 3mila euro per i danni di immagine alla Provincia, che era parte civile. È questa la sentenza per la dirigente del Centro per l'impiego, Fabrizia Turro, 59 anni, di Feltre: doveva rispondere di truffa aggravata ai danni dello Stato per essersi assentata dall'ufficio, per motivi personali, senza timbrare. Il pm Sandra Rossi aveva chiesto 2 anni, ma l'imputata è stata assolta  per i fatti del febbraio 2012: la macchinetta delle presenze era guasta. Ma ha condannato per gli altri episodi (ottobre 2011) a 8 mesi. La Turro era stata  assente provata per 202 minuti su 12 monitoraggi a campione e altri 27 minuti in altri 8 giorni di controlli.

Ma c'erano altri furbetti del cartellino al Centro per l'Impiego di Feltre: al termine delle indagini dei carabinieri che hanno pedinato i dipendenti era emerso che 6 su 8 dipendenti non si sarebbero attenuti alla disposizioni che prevedeva una fascia di presenza obbligatoria in ufficio. Insomma non c'erano mai come lamentava il pubblico, con l'aggravante che i dipendenti pubblici si assentavano per faccende personali proprio nella fascia oraria in cui la presenza era obbligatoria.

Gli altri impiegati sono usciti dal procedimento: 2 patteggiando e 2 con archiviazione per insussistenza del fatto. Nei giorni scorsi è arrivata la sentenza della Corte dei Conti per altri due dipendenti coinvolti che li condanna ai danni di immagine: Patrizio Capellin, 66 anni di Fonzaso e Gabriele Bella, 65 anni di Feltre (che nel procedimento penale hanno patteggiato 8 mesi). 
Ultimo aggiornamento: 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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