Scuola di mosaico in comunità: maestri e studenti ragazzi “fragili”

Al Landris docente d'eccezione Nicola tropea

Lunedì 26 Febbraio 2024 di Federica Fant
Scuola di mosaico in comunità: maestri e studenti ragazzi “fragili”

SEDICO - Mosaicisti alla Comunità terapeutica di Landris. È iniziato, infatti, un corso di tecniche di mosaico”. A tenerlo è Nicola Tropea, un ragazzo di San Fermo (Belluno) piuttosto noto nel panorama legato al mosaico non solo in provincia ma anche a Vittorio Veneto (dove ha frequentato la scuola d’arte) e in Friuli Venezia Giulia (dove ha proseguito i suoi studi).

Nicola, infatti, è una persona speciale essendo autistico. Di grande sensibilità e di cuore aperto ha accettato la collaborazione con il Lions Club Belluno.

IL MAESTRO

«Stiamo preparando un sole – esordisce il maestro Nicola -. Il sole rappresenta la gioia ma anche un nuovo inizio che si rinnova di giorno in giorno». Come sta andando questa esperienza? «Mi sto divertendo molto, le persone con le quali mi interfaccio diventano sempre più brave. Migliorano e comincia a piacergli la tecnica del mosaico. È un’esperienza che mi sta arricchendo molto, mi piace e mi sento utile».

COMUNITA’STORICA

La Comunità di Landris a Sedico ha festeggiato i primi trent’anni dell’attività di sostegno e reintegrazione di persone con problemi di tossicodipendenza, alcolismo e disagio sociale due anni fa. Era il marzo del 1992 quando, davanti al notaio Osnato di Belluno, un gruppo di 24 volontari motivati fondò l’associazione Movimento Fraternità Landris e diede vita ad un’attività destinata all’accoglienza e al recupero di persone con problemi di dipendenza. La casa che ospita la Comunità è su un colle, circondato da boschi e «nel terreno circostante si coltiva un orto, con una serra, oltre ad un piccolo frutteto: attività particolarmente utili per occupare gli ospiti e trasmettere dei valori legati alla terra e alla natura», racconta il vicepresidente del Movimento Fraternità Landris, Stefano Ianiro. Il presidente è don Cesare Larese De Pol.

I PROGETTI

La struttura, che conta dell’accreditamento della Regione Veneto, ha beneficiato nel 2010 di un importante ampliamento destinato a migliorare gli spazi di abitabilità e, nel 2021, di una completa riqualificazione energetica. Oggi l’associazione che gestisce l’attività terapeutica occupa diverse figure professionali che, sotto la competente direzione della dottoressa Giulia Gallinari, psicologa e psicoterapeuta, cura il percorso individuale degli utenti, che sono poco più di una decina. La comunità è infatti accreditata per 12 persone e dal 2022 ha visto il riconoscimento ufficiale della Regione e di altri 4 posti grazie al Progetto Pegaso che gestisce un appartamento protetto a Belluno destinato agli utenti in fase di reinserimento lavorativo nella parte finale del loro percorso di riabilitazione.

IL VOLONTARIATO

La grande ricchezza che garantisce la continuità del progetto di Landris sono i molti volontari che prestano regolarmente e responsabilmente la loro opera (sono più di una quarantina) a garanzia della continuità di impegno: si sono organizzati in una nuova e diversa associazione chiamata “Don Francesco Cassol – Laudato Si’”: don Francesco è infatti stato presidente del Movimento Fraternità Landris fino al giorno della sua morte, avvenuta nel 2010. Molte, infine, sono le realtà che accompagnano e supportano l’attività della comunità: il Banco alimentare, il banco farmaceutico, la Diocesi di Belluno – Feltre. Ma anche il Lions Club Belluno che il 14 maggio 2022 ha festeggiato i 30 anni inaugurando un meleto.

Ultimo aggiornamento: 17:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci