San Vito di Cadore, variante avanti tutta: la Cassazione boccia il ricorso del Comitato

Venerdì 22 Marzo 2024 di Giuditta Bolzonello
Il progetto della variante di San Vito di Cadore

SAN VITO DI CADORE - Mentre il Governo sblocca i finanziamenti per le varianti di Cortina e di Longarone, arriva il verdetto della Corte di Cassazione che ha rigettato il ricorso del Comitato contro quella di San Vito. Alla Suprema Corte i cittadini contrari all'opera si erano rivolti per contestare la sentenza del Tribunale superiore delle Acque pubbliche interpellato per il previsto ponte sul Ru Secco. La Cassazione conferma la posizione del Tsap sulla giurisdizione: ce l'ha solo per il ponte perché solo quest'opera può interferire con il regime delle acque pubbliche. Per il resto del tracciato, a monte e a valle del ponte, i cittadini possono fare ricorso al Tar, come aveva già detto il Tribunale superiore delle acque pubbliche.

IL COMMENTO
La notizia della sentenza è arrivata in paese ed ha sollevato la soddisfazione di Andrea Fiori, ex sindaco e pubblico amministratore di lunga esperienza, che commenta da cittadino da sempre favorevole all'opera che toglierà il traffico, soprattutto pesante, dal cuore di San Vito: «La Cassazione ha dato torto al Comitato, l'ennesima bocciatura, spiace che uno dei componenti che nel 1996 era assessore dei lavori pubblici, avesse allora approvato il Prg dove era inserita la variante che è per il 70% come quella in fase di realizzazione». La sentenza non ferma il Comitato, anzi, Antonio Menegus spiega: «Faremo certamente qualcosa, il Comitato sta valutando anche tutte le azioni possibili e conseguenti alla ordinanza della Corte di Cassazione».

Ribadiscono che sui lavori non ci sarebbe la copertura legislativa, non sono stati rispettati i tempi previsti, non è stato sciolto il nodo del Ru Secco.

I TEMPI
Sui tempi la Cassazione afferma che è vero che l'opera non è stata completata e collaudata entro il 31 dicembre 2022, ma precisa che per opere "afferenti all'interesse pubblico di miglioramento della viabilità si supera il contesto strettamente legato alla tempistica dei programmati eventi sportivi". Ci potrebbero essere sviluppi ulteriori su una vicenda complessa che aveva preso avvio fin dal 2017 quando venne presentato il primo progetto per la variante alla statale di Alemagna nel superamento del centro di San Vito con la nascita del Comitato, le proteste, la raccolta firme. C'è anche l'aspetto economico da non sottovalutare a cominciare dalle spese dei ricorrenti, le amministrazioni comunali di Cortina e San Vito, Anas, la Regione e quindi i cittadini; quanto al Comitato, «ci siamo finanziati in maniera autonoma», assicura Menegus che rivendica il diritto dei comitati ad esprimersi contro rischiando però di «venir bastonati». Ricordano infine che la Procura Regionale presso la Corte dei Conti del Veneto ha ancora aperto un fascicolo per accertare la possibile responsabilità erariale a seguito della loro denuncia.
 

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