Safilo a Longarone, l'azienda conferma: «Non strategico». Ma l'assessore Donazzan: «Approfondire, ci sono 468 lavoratori»

I sindacati chiedono garanzie sul futuro degli impianti di Padova e Santa Maria di sala

Giovedì 23 Marzo 2023
Manifestazione a Longarone

VENEZIA - «E' necessario un ulteriore approfondimento limitatamente al sito Safilo di Longarone che, ad oggi, occupa 468 lavoratori». A dirlo l'assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, in chiusura dell'incontro conclusosi oggi 23 marzo 2023, in Regione sul destino dello storico sito produttivo di Safilo a Longarone.

Un sito che l'azienda anche oggi ha confermato essere «non strategico».«Abbiamo ribadito - dichiara l'assessore Donazzan - la necessità che per quanto riguarda Longarone l'azienda porti elementi di dettaglio. Il metodo di lavoro della Regione non cambia. L'attività sarà serrata con le parti sindacali per non lasciare nulla di intentato rispetto al nostro obiettivo che resta la continuità produttiva e la salvaguardia dei posti di lavoro del sito di Longarone».

Il destino di Padova e Santa Maria di Sala

Anche sul futuro degli altri due impianti di Safilo a Padova e a Santa Maria di Sala, che pure l'azienda ha dichiarato di volere tenere aperti, i sindacati chiedono maggiori approfondimenti e conferme.«Chiediamo risposte precise attorno al destino futuro dei siti di Santa Maria di Sala e di Padova - dichiara Giampietro Gregnanin della Uiltec Uil del Veneto - per i quali vanno messe in atto politiche industriali di lungo respiro che allo stato attuali non si vedono».

Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 16:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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