Rogo della pizzeria, indagini sul patrimonio del titolare: «Era in crisi»

Lunedì 23 Ottobre 2017 di Olivia Bonetti
Rogo della pizzeria, indagini sul patrimonio del titolare: «Era in crisi»
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PIEVE DI CADORE - L'imprenditore Alessandro Piccin, titolare dell'Idrotermica di via Nazionale della pizzeria Mordi e Fuggi, distrutta dall'incendio, aveva gravi problemi economici. Lo confermano le indagini patrimoniali sulla sua posizione, svolte dagli inquirenti che hanno ricostruito il rogo-bomba che ha distrutto la pizzeria di vicolo dei Galli. È per questo stato di crisi quindi che avrebbe deciso di organizzare l'incendio: dar fuoco al locale per motivi assicurativi, ovvero per lucrare un indennizzo che avrebbe potuto risolvere i suoi problemi economici. Ecco quindi come attua il suo piano, secondo quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri della Compagnia di Cortina, diretti dal maggiore Cristiano Rocchi.

L'IDEA
La lampadina si accende quando Piccin litiga con il precedente proprietario della pizzeria, Antonio Staiano. L'imprenditore di fronte alla mancata restituzione di 5mila euro che diceva di aver prestato avrebbe avviato un procedimento esecutivo per recuperare la somma. E sarebbe andato oltre: avrebbe anche protestato per le presunte cattive condizioni in cui aveva trovato la pizzeria. A quel punto, Staiano, secondo quanto riferito da Piccin e anche dalla operatrice della pizzeria, Elisa Bergagnin, avrebbe detto: «Non ho niente da perdere, io vengo a casa tua e ti sparo in mezzo alla fronte. Ti faccio saltare in aria e ti brucio la pizzeria». A quel punto Piccin potrebbe aver pensato di avere di fronte il perfetto colpevole: e fa partire il suo piano...
 
 
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