Il parroco don Stefano, 46 anni,
s'accascia e muore davanti ai ragazzi

Venerdì 10 Giugno 2016
Don Stefano, da Facebook
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BELLUNO - Tragedia in Agordino, sulle  montagne tra i boschi di Rivamonte. Poco dopo  mezzogiorno alcuni ragazzi hanno lanciato l'allarme al 118 per quell'escursionista, conosciuto da tutti, colto da un malore: era don Stefano Pontil, parroco di Voltago e di San Nicolò di Frassené Agordino. Mentre il gruppo si trovava a Casera Armarolo tra i boschi di Rivamonte, infatti, a circa 1.500 metri di altitudine, all'improvviso si è  accasciato al suolo colpito da malore.
 

 


Su indicazioni del Soccorso alpino di Agordo, l'elisoccorso del Suem di Pieve di Cadore ha individuato il luogo ed è atterrato nelle vicinanze, sbarcando tecnico, medico ed infermiere, che hanno a lungo tentato le manovre per  rianimare il parroco, purtroppo invano.

Don Stefano in mattinata si era messo in cammino con destinazione  il Col Alt dove è avvenuta la tragedia. Era un prete e un uomo benvoluto da tutti ed era grandissimo amico degli animali: solo ieri sera sulla sua bacheca Facebook aveva condiviso queste parole contro chi adotta i cani senza amore: "Non prendete un cane. Mai. Lasciate stare. Ve lo dico col cuore in mano. Non prendetelo, per nessun motivo. Se ve ne viene la voglia, fatevela passare. Vi rovinerà la vita perché dopo aver trascorso un po’ di tempo con un cane, non sarete più gli stessi. Niente sarà più come prima. Vi sembrerà che il mondo come fino ad ora avete conosciuto non sia mai esistito".

Tutti i particolari sul Gazzettino in edicola l'11 giugno
 

Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 10:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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