È deciso: la Prefettura non trasloca

Martedì 9 Ottobre 2018 di Alessia Trentin
È deciso: la Prefettura non trasloca
BELLUNO Nessun trasloco per la Prefettura di Belluno. Il countdown è sospeso. Così, con un decreto legge datato 4 ottobre, il Ministero dell'Interno chiude la questione dei tagli alle Prefetture. Una spada di Damocle rimasta sopra le teste dei dipendenti di Palazzo dei Rettori per mesi, da quando a luglio lo spettro dello smantellamento del servizio era ricomparso in piazza Duomo come un'ipotesi più che fondata. Il caso era stato seguito dalla Cisl Fp, sia a livello nazionale che locale. Belluno, infatti, ricadeva nella lista nera dei capoluoghi le cui prefetture, entro il 31 dicembre, sarebbero dovute finire accorpate con altre. Il gruppo comprendeva 23 enti, alla fine tutti salvati dal decreto di questi giorni. L'approvazione del documento in Consiglio dei ministri risale al 24 settembre, ma solo il 4 ottobre è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale. Cisl Fp, vicina al tema insieme agli altri sindacati, è stata la prima a diffondere la notizia. «Si tratta di un risultato importante ha commentato il coordinatore nazionale, Paolo Bonomo -, per le comunità locali e per i lavoratori interessati, in quanto si riafferma l'utilità di mantenere una presenza forte dello Stato nel territorio, in materia di sicurezza, legalità ed esercizio dei diritti civili. Seguiremo con la consueta  attenzione l'iter parlamentare del decreto legge in sede di conversione». Insomma, una bella notizia. Arrivata ieri a dare conforto alla quarantina di lavoratori dell'ente, da mesi preoccupati e in apprensione per il loro futuro dopo il 31 dicembre. Dal primo gennaio, infatti, gli uffici di Palazzo dei Rettori sarebbero dovuti essere fuori uso. Vuoti.
IL PARLAMENTAREDario Bond, di Forza Italia, è però restio. Non accoglie la notizia con entusiasmo perché, in fondo, non ci crede del tutto. «Speriamo sia davvero così commenta -, aspetto per esultare. Purtroppo noto la facilità con cui si afferma tutto e il contrario di tutto, per cui resto a vedere cosa succede. Io, sulla questione, avevo presentato un'interrogazione e in quell'occasione non avevo ottenuto risposte chiare, sembrava non si sapesse bene cosa fare». 
QUEI TIMORI...L'allarme era riemerso con prepotenza a luglio, ma non era la prima volta che il servizio veniva messo in forse. Già nel 2015 si era diffuso il panico tra i dipendenti per un disegno di legge contenente la famosa lista nera delle Prefetture da eliminare. I sindacati erano subito intervenuti e il problema era rimasto congelato per diverso tempo, per poi tornare di attualità la scorsa estate. L'ascesa al Governo della Lega, a favore della soppressione e già proponitrice di una legge per attuarla in passato, aveva subito messo in allarme le sigle. I segretari nazionali di Cisl Fp, Cgil Fp e Uil Pa erano subito scesi in campo firmando e presentando a Roma una lettera, per aprire un confronto ed evitare il peggio. Fino ad oggi non si era più saputo nulla, il tema era rimasto in sospeso; l'avanzare delle settimane e l'avvicinarsi della data x stavano facendo crescere l'inquietudine per il futuro di un servizio che sembrava segnato. Fino alla svolta dei giorni scorsi, che ha fatto tirare un sospiro di sollievo.
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