Il postribolo sul Vajont fa infuriare Corona: «Pansa porti le prove o taccia»

Domenica 12 Marzo 2017
Mauro Corona
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LONGARONE - Squillo ed escort nel dopo Vajont: stanno sollevando un bel polverone le parole di Giampaolo Pansa che, nel suo libro L'Italia non c'è più. Come eravamo, come siamo pare disegnare intorno alla tragedia di vite e paesi scomparsi, una richiesta di sesso a pagamento. Tanto da affermare che le poche prostitute di Belluno non potevano certo soddisfare tutti i clienti e facevano gli straordinari. Mauro Corona non ci sta.
 
Pochi come lei sono entrati nelle pieghe del disastro del 9 ottobre 1963. Quale la sua replica al giornalista e saggista Pansa? 
«Ho parlato del Vajont con tutto il pianeta. Con sopravvissuti, superstiti, giornalisti. O fotografi, come Bepi Zanfron. Non mi è mai stato sussurrato nulla su giri di ragazze destinate ad allietare la gente rimasta o i cronisti giunti da fuori». 

E allora? 
«Allora o si porta la documentazione o si tace. Quando si scrive un libro storico devi avere le prove di ciò che dici»...
 
 

Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 11:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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