Com'era Ponte nelle Alpi...senza ponte. Foto di un secolo fa: truppe in ritirata

Lunedì 21 Gennaio 2019 di Giovanni Santin
Com'era Ponte nelle Alpi...senza ponte. Foto di un secolo fa: truppe in ritirata
Ecco com'era Ponte nelle Alpi senza il ponte. La foto risale probabilmente al 1918 ed ha quindi appena compiuto cent'anni. È stata postata sui social e ha fatto il pieno di like, ma anche di curiosità per sapere come nacque il ponte. Tramite uno studioso di storia locale ripercorriamo quel momento particolare della vita e della storia di Ponte, importante snodo viario, anche un secolo fa. Allora furono le truppe italiane e poi austriache a passare di qui. 
LA DISTRUZIONE Gli Italiani in ritirata distrussero il ponte di ferro che era stato realizzato nel 1871 e che si trovava esattamente lì, dove la foto pubblicata mostra esserci una passerella. La demolizione risale al 1° novembre 1917: era infatti trascorsa poco più di una settimana da quando le vicende della I guerra mondiale avevano registrato la tristemente nota disfatta di Caporetto del 24 ottobre 1917. E gli Italiani fecero saltare in aria il ponte contro l'avanzata degli Austriaci. La prima menzione di un ponte in questo luogo risale ad un documento dell'aprile del 1181 (Actum in colle Pausatorio inter pontem Polpeti et plebem de Cadula); quattro anni più tardi il ponte comparirà anche nella famosa bolla di papa Lucio III datata a Verona. 
LA COSTRUZIONE Di manufatto in manufatto, da una costruzione ad una ricostruzione, si arriva quindi al 1917 e alla distruzione operata dagli Italiani a danno del nemico. Giunti a Ponte nelle Alpi, che nella toponomastica aveva sostituito il precedente Capo di Ponte grazie al regio decreto firmato da Vittorio Emanuele II re d'Italia in data 7 luglio 1867, gli Austriaci per poter attraversare il Piave costruirono due manufatti. Il primo, più solido e robusto in grado anche di sopportare il transito di mezzi pesanti, fu realizzato all'altezza di dove oggi, superata la rotatoria si Santa Caterina e proseguendo verso Cadola, s'incontra un distributore di benzina. Il ponte era più o meno a livello del Piave e arrivava all'altra riva, all'altezza di dove ora vi è la caserma dei carabinieri. Poco lontano la chiesetta di Santa Caterina, che dà il nome all'omonimo borgo e anche al ponte che, in verità, i puristi indicando come ponte di Capo di Ponte. Il secondo manufatto è appunto la passerella che si vede nella foto. Sullo sfondo, poco a sinistra, anche il castello Bortoluzzi. Caduto il ponte, cadde anche una porzione del muro di sostegno che lasciò intravedere le tracce di ben 7 diversi piani stradali (il transito anticamente era assai più basso). Ma anche questa passerella ebbe vita breve. Proprio come le vittorie degli Austriaci che batterono a loro volta in ritirata. Tre anni dopo, nel 1921, fu finalmente realizzato il ponte in cemento armato ancora esistente. Quello che quest'anno, dopo quasi 100 anni di vita, l'Anas adeguerà con un intervento che dovrebbe iniziare a giugno. 


    
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