PIEVE Un guazzabuglio di ricorsi e controricorsi sui due bandi per la gestione della malga Rin Bianco al punto che avvocati e togati, ieri al Tar di Venezia, hanno deciso di superare la fase delle sospensive per affrontare il merito della questione, che avverrà il prossimo anno. E non sarà facile visto che si intrecciano più questioni con risvolti che potrebbero anche prendere strade più pericolose. Tre i risultati immediati di questo imbottigliamento procedurale: il Comune si vede chiedere i danni da chi non vinse il primo bando, ovvero la società Zandegiacomo, autorizzata a farlo dal Tar; la malga sulla quale l’amministrazione puntava per il rilancio turistico resterà chiusa; la vincitrice del primo bando, poi annullato dal Comune, per consegnare le chiavi vuole l’indennità di avviamento pari a 36 mensilità dell’ultimo affitto.
Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 14:27
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