GOSALDO - Pizzicati con l’arma clandestina che nascondevano all’interno del Parco nazionale Dolomiti, dopo aver abbattuto un camoscio protetto. Sono finiti entrambi nei guai i due agordini dopo gli "scatti" di un fotografo di Santa Giustina che li ha immortalati il 14 novembre scorso alle 4 di mattina in località Busa del Liore. L’uomo era lì per ritrarre la natura: pensava di vedere camosci vivi e mai avrebbe pensato di vedere, tramite il suo obiettivo, l’animale protetto abbattuto da un colpo esploso con arma clandestina. Scatti che hanno messo i due "protagonisti" agordini, F.T., 48 anni e V.D.P., 33 anni, nei guai. Il 6 maggio scorso in tribunale a Belluno uno dei due indagati ha definito la sua posizione. Si tratta di F.T. di Taibon, il proprietario dell’arma clandestina. L’uomo ha patteggiato 12 mesi (pena sospesa) per l’accusa di porto d’arma clandestina in luogo pubblico...
Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 10:06
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