Olimpiadi, Milano sfida Cortina: «Siamo già pronti»

Martedì 19 Giugno 2018 di Marco Dibona
Olimpiadi, Milano sfida Cortina: «Siamo già pronti»
CORTINA - Giuseppe Sala, da primo cittadino di Milano, fa il tifo per la candidatura del capoluogo lombardo ai Giochi olimpici invernali 2026. Da Cortina il sindaco Gianpietro Ghedina non è a meno e sportivamente accetta la sfida che si deciderà il 10 luglio. «Sono seriamente interessato a portare le Olimpiadi invernali 2026 a Milano. C'è anche la proposta di Torino, c'è anche quella di Zaia, ma io voglio esserci in questa corsa, che ovviamente deve essere fatta nell'interesse del Paese», ha detto Sala nella trasmissione televisiva Kilimangiaro - Ogni cosa é illuminata di Camilla Raznovich.  Il sindaco ampezzano Ghedina replica con altrettanta decisione: «Ovviamente anche noi corriamo per vincere, supportati dal governatore Luca Zaia che è molto determinato nel portare avanti  questo progetto per Cortina, le Dolomiti e il territorio veneto. Sono certo che anche noi abbiamo le nostre chances, soprattutto se il Comitato olimpico terrà conto del concetto espresso più volte dell'opportunità di riportare i Giochi olimpici invernali a una dimensione sportiva, diffusa, umana, ecosostenibile. A Cortina e sulle Dolomiti si potrà vedere la vera natura, il vero volto delle Olimpiadi, che potranno tornare in Europa, dopo le esperienze in Oriente». 

A giorni sarà definito lo studio di fattibilità, che sarà valutato dal Coni italiano e, in caso di assegnazione della candidatura a Cortina, verrà elaborato e integrato, per diventare il vero e proprio dossier, da sottoporre al Comitato olimpico internazionale: «Sono convinto che stiamo facendo un bel lavoro: la nostra può essere una candidatura con tutte le carte in regola», conclude Ghedina. 

La prossima settimana il Coni raccoglierà le tre proposte di Cortina, Milano e Torino: ha posto come limite per la presentazione la data del 3 luglio. Poi deciderà quale città presentare come candidata ufficiale dell'Italia, alla sessione Cio di Buenos Aires del 3 e 4 ottobre di quest'anno.

«Stiamo portando avanti tutte e tre le candidature senza fare figli e figliastri spiega Giovanni Malagò, presidente del Coni - poi si faranno le valutazioni, anche di carattere politico. Infatti la scelta della candidata ufficiale, fra le tre proposte italiane, sarà fatta di concerto dal Coni e dal governo nazionale, ora che è stato espresso Giancarlo Giorgetti come sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport». Sui tempi delle decisioni, che sono ormai stretti, il presidente Malagò conferma: «A meno di un consiglio nazionale straordinario, penso che quello del 10 luglio potrà essere decisivo». 
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