Olimpiadi 2026: si studia il dossier per la candidatura

Martedì 5 Giugno 2018 di Marco Dibona
Olimpiadi 2026: si studia il dossier per la candidatura
CORTINA - La candidatura di Cortina d'Ampezzo e delle Dolomiti ai Giochi olimpici invernali 2026 deve essere sostenuta con un dossier da inoltrare al Comitato olimpico internazionale. Per rendere concreta la stesura del documento, il governatore del Veneto Luca Zaia invia a Cortina Maurizio Gasparin, direttore dell'area programmazione e sviluppo strategico della Regione, che ha nelle competenze anche i grandi eventi. Gasparin sarà nel municipio di Cortina giovedì 7 giugno.

LA RIUNIONE
«Si tratta di una riunione operativa precisa il sindaco Gianpietro Ghedina con questi tecnici regionali e con la società che è stata incaricata di predisporre il dossier, che dovrà essere pronto entro la metà del mese di luglio. Quel documento dovrà contenere risposte puntuali alle domande predisposte dal Cio, per la stesura del dossier. Fra tutti gli altri aspetti dovrà individuare gli spazi e gli impianti per quel grande evento».

IL PRECEDENTE
Il consiglio comunale di Cortina d'Ampezzo ha votato all'unanimità, lo scorso 29 marzo, l'invio della manifestazione di interesse al Comitato olimpico nazionale per candidare la località ai XXV Giochi olimpici invernali e ai XIV Giochi paralimpici del 2026. In accordo con il governatore Zaia si è deciso che Cortina sia portabandiera di una  candidatura dolomitica, poiché le norme del Cio non prevedono che si possa candidare un'area, una regione, una provincia, ma solamente una città. In quell'occasione si ritenne opportuno produrre una delibera di consiglio, espressione di tutta la comunità, anche se sarebbe stato sufficiente un atto della giunta, o forse anche del sindaco. Il voto venne due giorni prima della scadenza dei termini per presentare la manifestazione di interesse, fissati al 31 marzo. In precedenza era già stata diffusa la decisione del Coni, con il suo presidente Giovanni Malagò, di sostenere la candidatura di Milano. Contro quella anticipazione si scagliò il presidente veneto Zaia, rivendicando la valenza della candidatura delle Dolomiti e auspicando il coinvolgimento delle contermini province autonome, soprattutto di Bolzano e Trento. Nel prossimo mese di ottobre si chiuderà la fase di dialogo e inizierà la fase della candidatura vera e propria, che si protrarrà sino a settembre 2019, quando il Cio mondiale si riunirà a Milano, per assegnare i Giochi del 2026.

I PUNTI FORTI
La candidatura di Cortina si sostiene su diversi punti: risveglia innanzi tutto la memoria dei VII Giochi invernali del 1956, i primi in Italia. Sostiene la presenza sul territorio dolomitico di strutture, impianti e servizi diffusi. Fa riferimento all'organizzazione dei Mondiali 2021 di sci alpino a Cortina, prova generale di eventi ancor più complessi, quantomeno per le discipline dello sci. Il consiglio comunale votò quella manifestazione di interesse per appoggiare una candidatura ad un'Olimpiade ritenuta «nuova, ecosostenibile e territoriale, fantastica occasione di rilancio e di sviluppo per tutta Cortina».

I CONTRARI
Contro quel progetto si sono sollevate in questi mesi diverse contrarietà, sia da parte di associazioni ambientaliste, preoccupate per le possibili conseguenze sul territorio, sia di tecnici dello sport, che hanno sostenuto una assoluta inadeguatezza degli spazi, dei servizi, delle strutture sportive e ricettive di questo territorio, per un evento di dimensioni così grandi come sono diventati oggi i Giochi olimpici invernali. Molti di quei quesiti compaiono nelle domande del dossier del Cio, che non si occupa solamente di piste e impianti, ma compie una panoramica generale su molteplici aspetti, ricettività e viabilità, sostegno finanziario e assistenza medica, spazi a disposizione e sistemi di trasporto, presenza di volontari e sicurezza di atleti e pubblico, utilizzo delle risorse e rispetto dell'ambiente, stabilità politica e sostegno di istituzioni ed enti, soltanto per citarne alcuni.
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