Nonna no-vax "blocca" Mattarella: «Asilo anche per i bimbi non vaccinati»

Mercoledì 13 Marzo 2019
Nonna no-vax "blocca" Mattarella: «Asilo anche per i bimbi non vaccinati»
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BELLUNO - E' riuscita ad avvicinare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l'ha raggiunto e senza paura ha chiesto «Le sembra giusto che i bambini non vaccinati non possano andare all'asilo?». La signora che ieri mattina, fuori dal cimitero di Fortogna, è riuscita a parlare con il Capo dello Stato nonostante la rigida sicurezza, è Maria Nardecchia, una nonna. Accanto a lei c'era la nipote, espulsa dalla scuola materna di Auronzo frequentata fino a lunedì. Non ha risposto, Mattarella, ha ascoltato la donna e le ha rivolto un sorriso. «Mi è bastato racconta lei - volevo spiegare il nostro problema, non aspettavo risposte». Un problema scoppiato la sera precedente. Quando la nuora le ha telefonato in lacrime annunciandole di non poter più portare le figlie di 2 e di 5 anni all'asilo nido e alla scuola materna.

 
E così in quattro e quattr'otto la famiglia si è organizzata: la più grande dai nonni, la piccola con la mamma. «Quello dei vaccini è un tema che mi sta molto a cuore spiega Nardecchia - io da piccola ho rischiato molto, dopo averne fatto uno».
Nel frattempo ieri mattina, la nuora Elisabeth Sacco Sonador è andata a riprendere i beni personali delle piccole nei due asili di Auronzo. È avvilita, ma decisa a non arrendersi. «Ci vediamo messi al muro ma noi non siamo contro i vaccini, solo chiediamo di essere informati adeguatamente spiega - voglio capire quali e quante siano le controindicazioni a queste sostanze e voglio riuscire a parlare con un medico. Ho chiesto un appuntamento un anno fa e ancora nessuno mi ha concesso un colloquio. Noi genitori chiediamo solo di venire rassicurati e di poter leggere i bugiardini». LA RICHIESTA Una volta Sacco Sonador ha acconsentito a fissare un appuntamento con l'ambulatorio, il suo intento era quello di richiedere informazioni, di risolvere i dubbi ma l'infermiere non ha saputo esserle d'aiuto. Da qui la richiesta di parlare con un medico, per ora rimasta inascoltata. Cosi ieri, davanti all'ultima scadenza, alle sue bimbe è stato vietato frequentare ancora asilo e scuola materna. «Ieri mattina sono andata a riprendere le loro cose, ma senza dire nulla alle bambine perché so che ne soffrirebbero rivela - Mi sono presentata piangendo. Ho parlato con le maestre, mi hanno detto che non ci potremo rivedere fino a quando non saremo in regola. Cosa facciamo? Per ora ci organizziamo in qualche modo e teniamo i bambini a casa, poi si vedrà». Sono altri sei, oltre a sua figlia, gli espulsi da una scuola materna del Cadore, mentre nell'asilo nido uno solo è risultato non vaccinato. CONTRO MOSSE I genitori si stanno organizzando in gruppo, hanno accanto a loro più avvocati e hanno inviato alla scuola una circolare per denunciare una prassi, a loro dire, scorretta. «Siamo stati avvisati la sera prima via mail, non con pec né con raccomandata conclude la madre non dovrebbe funzionare così. E' l'Usl a dover chiedere la sospensione dei bambini e gli istituti devono solo farla rispettare». Alessia Trentin
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