Per salvare il futuro del Nevegal
al via una raccolta fondi Pro loco

Venerdì 21 Settembre 2018 di Damiano Tormen
Il sindaco Massaro ieri alla riunione per il Nevegal
Dulcis in fundo. Il Nevegal non è alla frutta. E si gode il dessert. Quelle due paroline dolci dolci arrivate dalla Pro Loco Pieve Castionese, proprio alla fine dell’incontro di ieri sera in sala Bianchi: raccolta fondi. Tanto basta per riaccendere l’ottimismo. Perché se la generosità dei bellunesi e degli appassionati del Colle girerà giusta, potrà fare il paio con gli interventi di Palazzo Rosso, pronto a mettere mano al portafogli per comprare almeno 30mila euro di skipass. E il Nevegal può dirsi salvo. Forse. Per togliere anche l’ultimo dubbio basterà attendere il pronunciamento dell’assemblea dei soci dell’Alpe. Qualcosa si capirà già lunedì, con l’incontro ristretto tra sindaco, Alpe e una delegazione degli operatori che fisserà i paletti degli interventi futuri. Già oggi, però, una cosa è certa: nessuno vuole lasciar morire il Nevegal. Per cui il Colle, seppur a fatica, sembra fuori pericolo. 
ATTACCHI
La riunione di ieri sera in sala Bianchi aveva tutta l’idea di risolversi in un nulla di fatto. E in effetti, per la prima ora di riunione così è stato: operatori contro sindaco e primo cittadino sulla difensiva; insomma, un gioco muscolare fatto di responsabilità e accuse incrociate. «Si parla di cura dell’ambiente e cartellonistica? Quest’anno non avete nemmeno tagliato i prati - ha detto Checco Zaino all’indirizzo del primo cittadino -. Avete dato all’Unione Montana lo sfalcio delle strade silvo-pastorali, ma non avete fatto assolutamente nulla per i sentieri». «Il sindaco si è disinteressato completamente del Nevegal» hanno aggiunto altri operatori.
DIFESA
Pronta la risposta di Jacopo Massaro, che ha stilato anche la cronistoria recente degli impianti del Colle e della situazione complessiva della stazione turistica. «Come amministrazione comunale possiamo fare due operazioni: continuare a garantire il sostegno all’info point, per cui abbiamo già messo 20mila euro; e spingere sulla promozione con l’acquisto di skipass per una cifra attorno ai 30mila euro - ha detto il sindaco -. Il Comune ha già fatto investimenti per le piste bike ed è disponibile per realizzare un’ulteriore pista. Possiamo fare anche un intervento per tabellare sentieri e piste».
LA SOLUZIONE POSSIBILE
Tutto bene. Ma si tratta di operazioni collaterali. La soluzione possibile difatti è arrivata dalla Pro Loco Pieve Castionese. Proprio alla fine della riunione e non senza un po’ di suspense. «Siamo usciti dal consiglio della Pro Loco con una domanda: c’è qualcuno che porta i 100mila euro necessari per la prossima stagione invernale? - ha esordito Maurizio Fontanelle, presidente della Pro Loco Castion -. Il Comune si impegna con 30mila euro più i soldi per l’info point. All’Alpe servono 100mila euro. Le garanzie di questi 50mila euro in arrivo dal Comune sono ad oggi sufficienti per garantire apertura?». Risposta impossibile, così su due piedi. Ecco allora il “coniglio” dal cilindro: un conto corrente e una raccolta fondi. La Pro Loco l’ha già avviata. Con 2.018 euro depositati (cifra simbolica, ma quanto mai significativa). E con un sito internet per promuovere l’iniziativa e stuzzicare la generosità, al grido di «non spegnere il Nevegal. È anche una tua scelta». «Abbiamo avviato il sito internet ilnevegalnonchiude.it e abbiamo già aperto il conto corrente per la sottoscrizione popolare - ha continuato Fontanelle -. Meglio rimetterci un po’ per uno che rimetterci tutti. E se Nevegal chiude, ci rimettono tutti».
LUNEDÌ
Adesso l’ultima parola spetta all’Alpe. E dovrà passare attraverso il voto dell’assemblea dei soci. Lunedì intanto è convocato un incontro ristretto tra sindaco, Alpe e una delegazione di operatori. La scadenza del 30 settembre fa decisamente meno paura. Il Nevegal ha ancora polso.
 
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