Sopra il ghiaccio del lago Baikal in Russia, per 300 chilometri, in sella ad una fatbike. Antonella Giacomini insegnante di educazione fisica di Mel in provincia di Belluno torna su un percorso noto: era il 2013 quando attraversò, sempre in invernale, la superficie del bacino siberiano. Allora fu a piedi, trainando la slitta. Ora, con partenza dalla cittadina di Listvyanka, si mette in gioco con la bicicletta a ruote larghe. Giacomini ha chiuso casa per andare verso un'altra avventura: la partecipazione all'edizione “zero” dell'evento “The black Baikal race”. «Un nome che fa riferimento al punto del lago che, nella zona denominata black, misura addirittura 1600 metri di profondità», è la precisazione di Giacomini. Gli organizzatori del Baikal race sono italiani, mentre i partecipanti arrivano da tutto il mondo e per lo più correranno trainando slitte: tra loro nomi al top tra le ultra trail, come l'irlandese Brian Bell. Ma ci sono polacchi e spagnoli. Un malese ha dato forfait all'ultimo. Tra gli italiani Nicola Bassi, Graziana Pè, Fabio Banfi. Di veneto solo Daniele Modolo, di Conegliano, nutrizionista.
Ultimo aggiornamento: 15:53
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