Belluno. Muore mentre conta i galli cedroni, addio al titolare dell'armeria Francesco Sponga

Sabato 11 Maggio 2024 di Olivia Bonetti
Belluno. Muore mentre conta i galli cedroni, addio al titolare dell'armeria Francesco Sponga

BELLUNO - «Te ne sei andato facendo quello che più ti piaceva». Queste le parole del nipote di Francesco Sponga: lo storico titolare dell'armeria "Dolomiti Armi" di via Giamosa, è morto ieri a 74 anni. "Checco", così lo chiamavano tutti, è stato stroncato da un infarto improvviso mentre stava effettuando il censimento del gallo cedrone, con amici cacciatori, sul passo Giau.

Inutile il soccorso dell'elicottero: Sponga è stato portata all'elipiazzola di Cortina e la salma affidata al carro funebre.

L'ALLARME
La richiesta di aiuto è arrivata ieri mattina dagli amici che erano con lui. Da tempo si sta svolgendo un intenso lavoro di rilievo con numerose uscite per il monitoraggio dei siti e della presenza del gallo cedrone. Su queste aree, nel corso della primavera, vengono condotte delle missioni finalizzate al censimento della consistenza dei galli presenti, a cura di vario personale, tra i quali i cacciatori. Sponga stava facendo proprio questo. Era in mezzo alla natura che amava, sul passo Giau in comune di Colle Santa Lucia, ed era felice, quando all'improvviso è stato colto da malore. Immediata la chiamata degli altri cacciatori al 118, che ha inviato l'elicottero sul posto.


LA RICOSTRUZIONE
Purtroppo per il 74enne non c'era più nulla da fare. Il medico intervenuto ha accertato che si è trattato di una morte per cause naturali e i carabinieri, in contatto con il magistrato di turno, hanno dato via libera alla rimozione della salma, che è già affidata ai famigliari. Non servono ulteriori indagini.


IL DOLORE
La notizia della morte di Sponga si è subito diffusa in città, dove nel pomeriggio sono apparse le epigrafi che annunciavano la morte improvvisa. Il 74enne lascia la moglie Rita Bristot, molto nota perché titolare del negozio "Poker 80" di Cavarzano. Anche Francesco, ora in pensione, era conosciutissimo per la sua attività a Salce. In tanti ieri hanno portato il loro messaggio di vicinanza alla donna nella sua casa di via Tilman, al civico 36 a Cavarzano. Il 74enne lascia nel dolore anche il fratello, titolare dell'azienda Sponga impianti d'allarme di Salce, i cognati i nipoti e parenti tutti.


IL MESSAGGIO
E proprio il nipote Marco Capraro, dai suoi social ha voluto lanciare un messaggio di ricordo per Francesco: «Oggi si me l' hai combinata grossa. "No te avea gnent de mejo da far" sarebbe una tua citazione perfetta in questo momento. Vorrei proprio poterti avere qui davanti per dirti un paio di cose. Ma lo farò qui; nel modo in cui tu, di sicuro, non avresti voluto. Non ti è mai piaciuto essere sotto i riflettori, però allo stesso tempo sai che a me è sempre piaciuto punzecchiarti. Era il nostro modo di comunicare e di volerci bene. So anche che, chiunque vedesse dall'esterno il nostro rapporto probabilmente non l'avrebbe capito. A me poco importa. Ogni parola dura, ogni tuo comportamento burbero e ogni tua presa in giro nei miei confronti ha riempito in 30 anni il mio cuore di un affetto ed un'ammirazione davvero profondi. Mi lasci un vuoto enorme "barba". L'unica cosa che mi rende un po' più sereno oggi è sapere che te ne sei andato lassù facendo quel che ti piaceva. Spero che la schiena e le ginocchia ti lascino in pace finalmente, mi auguro che tu possa camminare, correre ed arrampicare per le montagne che tu hai sempre rispettato, sfidato e tanto amato. "Tegneme de ocio" da lassù».


L'ADDIO
I funerali sono fissati per martedì 14 maggio, alle ore 15 in chiesa a Salce, dove la salma proseguirà per il cimitero. È possibile salutare Francesco nella sala del commiato Caldart di via Cappellari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci