LAMON - Lamon piange Nicola. Il dolore più atroce che possa capitare a un genitore ieri è toccato a Renzo Malacarne, candidato sindaco all'ultima tornata elettorale, che ha dovuto confrontarsi col dramma della morte del figlio. Il 27enne, che fin da piccolo è stato obbligato a convivere con una malformazione vertebrale, se n'è andato improvvisamente, in silenzio. «Sono distrutto - le prime parole di Malacarne, noto come professor battaglia per le sue tante lotte contro le ingiustizie politiche e sociali - con la scomparsa di Nicola è finita anche la mia vita». Ma poi si culla nel ricordo del figlio che «era una ragazzo umile, rispettoso, educato. Tutto il contrario di me che invece sono irruento e impulsivo» e i toni si inteneriscono.
Il giovane era impiegato all'agenzia del lavoro di Fiera di Primiero. «Ma la sua passione - racconta il papà - era fare il cuoco, lavoro che gli ho insegnato io. E il suo sogno era aprire un'attività agricola e cucinare i prodotti della terra. Ci capitava spesso di immaginare quella cucina, priva di barriere architettoniche, dove Nicola avrebbe potuto muoversi con la sua sedia a rotelle»...
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il giovane era impiegato all'agenzia del lavoro di Fiera di Primiero. «Ma la sua passione - racconta il papà - era fare il cuoco, lavoro che gli ho insegnato io. E il suo sogno era aprire un'attività agricola e cucinare i prodotti della terra. Ci capitava spesso di immaginare quella cucina, priva di barriere architettoniche, dove Nicola avrebbe potuto muoversi con la sua sedia a rotelle»...
